III Comm: dibattito su linee guida Ssr 2016 (2)
(ACON) Trieste, 14 gen - RCM - In seguito all'audizione
dell'assessore Maria Sandra Telesca, in III Comissione
consiliare, sulle linee per la gestione del Servizio sanitario
regionale per il 2016, Stefano Pustetto (Sel) ha segnalato una
difficoltà nella chiusura dei bilanci delle Aas da parte dei
direttori generali (non mi risulta - ha risposto la Telesca).
Andrea Ussai (M5S) ha detto della difficile copertura dei turni
di lavoro dei medici e degli infermieri (il Piano prevede un
aumento del personale, per quanto già avvenuto - ha garantito
l'assessore) e sui tempi di attesa per le prestazioni
specialistiche (le agende dovranno essere informatizzate e
disponibili a tutti - è stato spiegato).
Franco Codega (Pd) ha chiesto dell'avanzamento del processo di
potenziamento del territorio, dell'aumento dei posti letto di
riabilitazione nelle Residenze assistite (lo si sta facendo con
gradualità - ha detto la responsabile regionale), del
monitoraggio dei tempi di attesa (la verifica è fatta a
posteriori, ovvero si vede quante sono state effettuate entro i
tempi prestabiliti).
Roberto Novelli (FI) si è soffermato sulla erogazione dei Livelli
di assistenza, in particolare dove si afferma che le Aas devono
ridurre il numero delle prestazioni meno richieste o
inappropriate (non vogliamo ridurre i ricoveri medici - ha
risposto la Telesca -, ma solo seguire un livello indicatore come
segnalato dai trattati scientifici che condannano l'eccesso del
ricovero). Ma anche sulla necessità di garantire, e nel 2016
rinforzare, e dunque pagare un servizio psicopedagogico
specificatamente per la minoranza slovena (esiste da anni - è
stato rivelato).
Alessandro Colautti (Ncd) ha legato la riforma sanitaria alle
risorse disponibili e dunque agli investimenti (un ossigeno di
risorse in più nella prima fase potrebbe risultare effettivamente
utile, ma lo sforzo è già notevole e graduale - così
l'assessore), e ha poi chiesto dello stato di avanzamento
dell'Egas e della Centrale operativa del 118 a Palmanova (per noi
era prevista entro l'estate, ma ci sono alcuni problemi con i
Comuni - ha ammesso).
Gino Gregoris (Citt) ha parlato di spesa storica, che veniva
assegnata una volta a qualcuno e una volta a qualcun altro (scesa
da 300 a 100 milioni, per una riduzione del disequilibrio),
mentre oggi si parla di livelli standard dell'offerta dei servizi
territoriali.
"Sono percentuali che indicano vero aumento di offerta al
territorio o è pura riduzione di offerta ospedaliera? E se è
maggiore offerta, dove e a chi è stata data", sono state le
domande secche del presidente della Commissione, Franco Rotelli
(Pd).
Ritrovarsi tra tre mesi per fare una verifica dello stato di
avanzamento della riforma, è stata la richiesta di Renata Bagatin
(Pd) che l'ha legata anche a una verifica delle risorse sulla
base dell'assestamento di bilancio.
Silvana Cremaschi (Pd) ha notato che il settore famiglia e
minorenni è inserito in fondo alle linee guida ed è anche
incompleto, ad esempio manca un Piano di rientro dalle strutture
assistenziali per minori, così come non sono citati nella sezione
delle dipendenze.
Prevenzione e territorio con aumento delle risorse di una ventina
di milioni di euro, nelle riflessioni di Riccardo Riccardi (FI),
inclusi le intese tra Regione e Università (ci sono regole
nazionali vigenti da anni - è stato ricordato), il
commissariamento dell'Egas (per ora resta così), la chiusura del
punto nascita di Latisana e gli accordi con la Regione Veneto
(gli accordi intra-regionali si fanno già anche per altri
settori, della chiusura si saprà entro il 31 gennaio prossimo),
l'assistenza sanitaria ai migranti con aumento di risorse e
personale per le Aas, i rapporti con il ministero della Salute
(l'autonomia dei finanziamenti in sanità è una risorsa, ma non mi
scandalizzo che si debba restare entro determinate regole di
standard - così le risposte dell'assessore).
(fine)