FI: Ziberna, pesanti i tagli alla sanità goriziana
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/RCM - Chissà se il capogruppo del
Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, prova imbarazzo quando
afferma che la sanità isontina non ha subito impoverimenti. Se
parlasse con i cittadini o facesse un giro negli ospedali,
scoprirebbe un mondo assai diverso da quello dei comunicati
stampa della Serracchiani e del suo partito.
A esserne convinto è il vicecapogruppo di FI in Consiglio
regionale, Rodolfo Ziberna, a detta del quale "i sindaci del
centrodestra, non ricattabili politicamente dalla presidente
Serracchiani, sono stati liberi di raccogliere le proteste dei
cittadini nel bocciare sonoramente la sanità targata
Serracchiani, che da livelli di vera eccellenza raggiunti nei
decenni precedenti (grazie al centrodestra e al centrosinistra)
sta crollando nella qualità dei servizi resi."
"Moretti ritiene davvero che il nostro territorio non abbia
subito tagli?", si chiede Ziberna. "Mi permetto di rinfrescare
l'evidentemente labile memoria di Moretti indicandogli solamente
alcuni degli impoverimenti subiti: soppressione del punto nascita
(altrove i bimbi muoiono, mentre Gorizia era tra i più sicuri
d'Europa), soppressione dell'automedica di Monfalcone (Forza
Italia era e rimane sostenitrice della necessità che il
Monfalconese debba averne una), ambulatorio di pediatria aperto
solo 12 ore (tardo pomeriggio e sera, pertanto ai bimbi è fatto
assoluto divieto di stare male), soppressione di ambulanze, una
sulle 24 ore e una sulle 12 ore, pronto soccorso di Gorizia
depotenziato (è noto che vi sono file anche di 10 ore),
soppressione di posti letto a causa del trasferimento del reparto
Sla da San Giusto al San Giovanni di Dio, radiologia sprovvista
della assolutamente necessaria tac a 64 strati, carenza di medici
(i primari sono scesi da 31 a 18) e di infermieri (ora la Giunta
Serracchiani assumerà 178 su 800 mancanti in regione), probabile
ridimensionamento del Sert Gorizia, artificiosi ostacoli
frapposti all'esercizio dell'infermiere di comunità e
all'associazione onlus "La Salute" di Lucinico, che svolgono una
funzione essenziale nell'attività ambulatoriale soprattutto per
chi, per motivi di salute o di distanza, ha difficoltà a recarsi
presso i due nosocomi (medicazioni, prelievi, ecc.), rischio non
del tutto scemato per la Croce Verde goriziana, tagli all'Aas 2
(oggi risulta in rosso e sino a pochi anni fa chiudeva i bilanci
in attivo), a Cardiologia ancora non è stato nominato il primario
che comunque sarà dislocato su due sedi, mancano ancora i
direttori di dialisi, Radiologia di Monfalcone, Nefrologia ed
Emodialisi, Neurologia di Gorizia, Ostetricia e Ginecologia di
Monfalcone, Ortopedia, gestiti tutti da facenti funzioni."
Ziberna anuncia, perciò, una interrogazione alla presidente
Debora Serracchiani affinchè siano resi noti tutti i tagli subiti
dal territorio.