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FI: Ziberna, pesanti i tagli alla sanità goriziana

15.01.2016
15:09
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/RCM - Chissà se il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, prova imbarazzo quando afferma che la sanità isontina non ha subito impoverimenti. Se parlasse con i cittadini o facesse un giro negli ospedali, scoprirebbe un mondo assai diverso da quello dei comunicati stampa della Serracchiani e del suo partito.

A esserne convinto è il vicecapogruppo di FI in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, a detta del quale "i sindaci del centrodestra, non ricattabili politicamente dalla presidente Serracchiani, sono stati liberi di raccogliere le proteste dei cittadini nel bocciare sonoramente la sanità targata Serracchiani, che da livelli di vera eccellenza raggiunti nei decenni precedenti (grazie al centrodestra e al centrosinistra) sta crollando nella qualità dei servizi resi."

"Moretti ritiene davvero che il nostro territorio non abbia subito tagli?", si chiede Ziberna. "Mi permetto di rinfrescare l'evidentemente labile memoria di Moretti indicandogli solamente alcuni degli impoverimenti subiti: soppressione del punto nascita (altrove i bimbi muoiono, mentre Gorizia era tra i più sicuri d'Europa), soppressione dell'automedica di Monfalcone (Forza Italia era e rimane sostenitrice della necessità che il Monfalconese debba averne una), ambulatorio di pediatria aperto solo 12 ore (tardo pomeriggio e sera, pertanto ai bimbi è fatto assoluto divieto di stare male), soppressione di ambulanze, una sulle 24 ore e una sulle 12 ore, pronto soccorso di Gorizia depotenziato (è noto che vi sono file anche di 10 ore), soppressione di posti letto a causa del trasferimento del reparto Sla da San Giusto al San Giovanni di Dio, radiologia sprovvista della assolutamente necessaria tac a 64 strati, carenza di medici (i primari sono scesi da 31 a 18) e di infermieri (ora la Giunta Serracchiani assumerà 178 su 800 mancanti in regione), probabile ridimensionamento del Sert Gorizia, artificiosi ostacoli frapposti all'esercizio dell'infermiere di comunità e all'associazione onlus "La Salute" di Lucinico, che svolgono una funzione essenziale nell'attività ambulatoriale soprattutto per chi, per motivi di salute o di distanza, ha difficoltà a recarsi presso i due nosocomi (medicazioni, prelievi, ecc.), rischio non del tutto scemato per la Croce Verde goriziana, tagli all'Aas 2 (oggi risulta in rosso e sino a pochi anni fa chiudeva i bilanci in attivo), a Cardiologia ancora non è stato nominato il primario che comunque sarà dislocato su due sedi, mancano ancora i direttori di dialisi, Radiologia di Monfalcone, Nefrologia ed Emodialisi, Neurologia di Gorizia, Ostetricia e Ginecologia di Monfalcone, Ortopedia, gestiti tutti da facenti funzioni."

Ziberna anuncia, perciò, una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani affinchè siano resi noti tutti i tagli subiti dal territorio.