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LN: Zilli, la legge Cirinnà affossa la famiglia tradizionale

15.01.2016
15:06
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/RCM - "Affossata la famiglia tradizionale dalla legge Cirinnà."

Così interviene Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, nel dibattito sulla prossima approvazione della norma nazionale riguardante i diritti civili che avrà ripercussioni in tutto il territorio.

Si tratta di un provvedimento che non solo riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle eterosessuali - afferma la Zilli -, ma che con la "stepchild adoption" apre la strada a delle pericolose deviazioni, quali utero in affitto e simili. Sarebbe uno svilimento della figura di genitore in quanto tale. Che mamma e papà siano donna e uomo e formino così una famiglia, è principio previsto dalla nostra Costituzione e non si tratta di convinzione culturale e religiosa, è un dato di fatto biologico - continua la consigliera -. Per quanto riguarda l'adozione da parte delle coppie omosessuali poi, non dimentichiamoci che ogni bambino ha la necessità di avere una figura materna e una figura paterna. Sono tra i valori cardine della nostra società e non possiamo calpestarli in questo modo.

Questa possibilità apre la strada a pratiche davvero poco naturali, come quelle dell'utero in affitto, che sviliscono la figura femminile come donna e come madre. Quale può essere l'esempio che diamo ai figli - sono i dubbi della Zilli -, la mercificazione del nostro corpo o la volontà di andare contro natura? Qual è il destino per i figli nati da un utero in affitto? Quale prezzo può pagare un bambino per le scelte egoistiche degli adulti? No grazie, io mi oppongo fermamente a un provvedimento di questo tipo.