FI: Ziberna, infermieri convenzionati senza esperienza su ambulanze
(ACON) Trieste, 16 gen - COM/MPB - Gli infermieri a bordo delle
ambulanze, se il servizio non è reso direttamente dall'Aas 2 ma
in regime di convenzione con soggetti privati, possono essere
anche assolutamente privi di conoscenze ed esperienza adeguata,
con evidente rischio per la salute di chi viene soccorso.
Lo segnala il vicepresidente di Forza Italia in Consiglio
regionale, Rodolfo Ziberna che in merito fa sapere di aver
presentato una interrogazione alla Giunta.
Ziberna - ricordando che gli infermieri dipendenti dell'Azienda
per l'assistenza sanitaria n. 2 prima di prestare servizio
nell'ambito del servizio di emergenza territoriale del 118 devono
essere in possesso di un adeguato curriculum formativo teorico
(Corsi di BLSD, ALS, PTC, Corsi pediatrici, ecc.) nonché
professionale, acquisito durante gli anni di lavoro presso
reparti di emergenza quali pronto soccorso, terapia intensiva,
cardiologia - fa sapere di aver appreso con sconcerto invece che
gli infermieri che svolgono esattamente lo stesso servizio
territoriale appaltato ad altri soggetti (eccezione fatta per la
Croce Rossa di Monfalcone che mette a disposizione autista e
volontari, mentre l'infermiere è dipendente dell'Aas2) sono
neolaureati, in fase acquisizione del percorso formativo,
sprovvisti di esperienza professionale e di anzianità lavorativa.
Al proposito il consigliere forzista sottolinea l'importanza del
compito degli infermieri a bordo delle ambulanze, visto che essi
debbono stabilizzare il paziente, trasportarlo fino all'ospedale
più adatto alle esigenze dell'intervento (non sempre il più
vicino); questo comprende ottime conoscenze delle tecniche di
rianimazione cardiopolmonare, conoscenza generale dei farmaci e
dei loro potenziali effetti indesiderati, conoscenza delle
tecniche di movimentazione di una persona vittima di un trauma
(caduta, incidente, ecc...) e che potrebbe avere lesioni alla
colonna vertebrale. Soprattutto laddove non sia prevista la
presenza del medico, come nelle ambulanze, è oltremodo necessario
che gli infermieri siano dotati di adeguata formazione ed
esperienza professionale che consenta loro di adottare la miglior
scelta possibile, considerato che spesso dalla loro scelta può
dipendere la vita o la morte del cittadino soccorso.
Dichiara Ziberna: "Appare evidente la contraddizione di una
Giunta regionale che chiude un punto nascite perché, nonostante i
dati che lo accreditano tra i più sicuri d'Europa, registra meno
di 500 nascite all'anno, mentre consentirebbe ad un infermiere
che non ha mai soccorso nessuno di farlo".
Da qui l'interrogazione alla Giunta per sapere se "l'acquisizione
di un titolo di studio senza alcuna esperienza e senza adeguata
formazione tecnica e professionale sia sufficiente per mettere in
sicurezza chi viene soccorso, anche in grave pericolo di morte;
ma soprattutto per evidenziare la necessità che nell'ambito del
primo soccorso sia rigorosamente necessario che il personale
infermieristico debba essere in possesso di un adeguato
curriculum formativo teorico (Corsi di BLSD, ALS, PTC, Corsi
pediatrici, ecc.) nonché professionale, acquisito durante gli
anni di lavoro presso reparti di emergenza quali pronto soccorso,
terapia intensiva, cardiologia".
Infine Ziberna chiede se tra i compiti degli infermieri in
servizio nelle ambulanze vi siano anche compiti di diagnosi,
prescrizione e somministrazione di farmaci soggetti a controllo
del medico.