LN: Zilli, sospensione Schengen e rischio effetto domino
(ACON) Trieste, 19 gen - COM/AB - "La Regione ci deve dire
immediatamente quali sono le azioni intraprese con il Governo
centrale per scongiurare il rischio che il Friuli Venezia Giulia
si ritrovi improvvisamente e impreparato al centro della rotta
balcanica".
A dirlo Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, che
ha rivolto un'interrogazione urgente alla Giunta.
"Mentre altri stati europei prendono decisioni di buon senso per
tutelarsi e tutelare i loro cittadini, l'Italia continua a
perseverare in un passivo immobilismo. La scelta di ripristinare
i controlli ai confini sospendendo gli accordi di Schengen da
parte di Austria e Germania avrà quasi certamente un effetto
domino su Slovenia e Croazia: e il nostro Paese che fa, rimane a
guardare?"
"La posizione del Friuli Venezia Giulia in questo senso è
strategica e molto delicata: la nostra Regione non è attrezzata
per fronteggiare un numero importante di arrivi, sia per mancanza
di strutture sia, soprattutto, per carenza di uomini negli
organici delle forze dell'ordine. Come è possibile che non si
riesca a dare risposte in questo senso? Poco meno di un centinaio
di uomini ai confini non sono la soluzione definitiva per tappare
i buchi a dei confini colabrodo".
"La presidente Serracchiani ci dica - conclude Zilli - se e quali
sono le iniziative che la Regione intende assumere per
scongiurare questo rischio: è necessaria una presa di posizione
forte a Roma per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi
colonia e terra di conquista per immigrati, prima che sia troppo
tardi".