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LN: Zilli, sospensione Schengen e rischio effetto domino

19.01.2016
14:59
(ACON) Trieste, 19 gen - COM/AB - "La Regione ci deve dire immediatamente quali sono le azioni intraprese con il Governo centrale per scongiurare il rischio che il Friuli Venezia Giulia si ritrovi improvvisamente e impreparato al centro della rotta balcanica". A dirlo Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, che ha rivolto un'interrogazione urgente alla Giunta.

"Mentre altri stati europei prendono decisioni di buon senso per tutelarsi e tutelare i loro cittadini, l'Italia continua a perseverare in un passivo immobilismo. La scelta di ripristinare i controlli ai confini sospendendo gli accordi di Schengen da parte di Austria e Germania avrà quasi certamente un effetto domino su Slovenia e Croazia: e il nostro Paese che fa, rimane a guardare?"

"La posizione del Friuli Venezia Giulia in questo senso è strategica e molto delicata: la nostra Regione non è attrezzata per fronteggiare un numero importante di arrivi, sia per mancanza di strutture sia, soprattutto, per carenza di uomini negli organici delle forze dell'ordine. Come è possibile che non si riesca a dare risposte in questo senso? Poco meno di un centinaio di uomini ai confini non sono la soluzione definitiva per tappare i buchi a dei confini colabrodo".

"La presidente Serracchiani ci dica - conclude Zilli - se e quali sono le iniziative che la Regione intende assumere per scongiurare questo rischio: è necessaria una presa di posizione forte a Roma per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi colonia e terra di conquista per immigrati, prima che sia troppo tardi".