LN: Zilli, Comuni non pagano fornitori causa aggionamento software
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/RCM - "È inconcepibile che, nel
2016, le imprese debbano aspettare oltre un mese per veder
ottemperato il pagamento da parte delle pubbliche
amministrazioni, tutto ciò per un banale aggiornamento del
software degli enti locali. Che cosa aspettava la Regione a darne
comunicazione?"
Così Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, che
denuncia il disservizio causato da un aggiornamento del sistema
informatizzato facente capo alla società informatica Insiel, che
si occupa di evadere i pagamenti delle pubbliche amministrazioni
nei confronti delle imprese.
"Dal primo gennaio, e siamo ormai al 20 del mese, i Comuni non
riescono a onorare i loro impegni con le imprese fornitrici
poiché Insiel ha modificato le procedure: il nuovo sistema
informatizzato per effettuare i pagamenti ha subito un
aggiornamento e solo ora si stanno comunicando ai Comuni le
modalità per procedere", dice la Zilli, che annuncia
un'interrogazione alla Giunta regionale.
Aggiunge la consigliera: "Mentre i ragionieri dei Comuni sono
costretti ad allargare le braccia davanti alle pressanti
richieste delle imprese che, giustamente, esigono il pagamento,
la società regionale si limita a chiedere comprensione. Possibile
che non si sia provveduto prima a comunicare queste modifiche al
personale dei Comuni? Già sono loro quotidianamente imposte
procedure burocratiche che appesantiscono l'intero sistema e
distolgono purtroppo gli amministratori dai veri problemi che
coinvolgono il territorio.
"Non è possibile che al giorno d'oggi certe procedure non vengano
testate e comunicate in anticipo. È urgentissimo porre rimedio al
problema, consci anche del fatto che molte imprese vivono ormai
con commesse e appalti affidati dalla pubblica amministrazione.
"In uno scenario che vede numerosissime imprese friulane già in
crisi per i vincoli dei patti di stabilità o per la mancanza vera
e propria di appalti, ciò appare incredibile. Non è la prima
volta che il sistema informatico di Insiel fa cilecca, ma
evidentemente paga di più mantenere in piedi un inefficiente
carrozzone, con oltre seicento dipendenti, dove la presidente
Serracchiani ha collocato suoi uomini di fiducia. Se il fornitore
del software della pubblica amministrazione regionale fosse un
fornitore privato, con i problemi creati in questo momento gli
sarebbe già stato revocato l'incarico, previa richiesta di un
congruo risarcimento danni".