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LN: Zilli, Comuni non pagano fornitori causa aggionamento software

21.01.2016
10:42
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/RCM - "È inconcepibile che, nel 2016, le imprese debbano aspettare oltre un mese per veder ottemperato il pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, tutto ciò per un banale aggiornamento del software degli enti locali. Che cosa aspettava la Regione a darne comunicazione?"

Così Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, che denuncia il disservizio causato da un aggiornamento del sistema informatizzato facente capo alla società informatica Insiel, che si occupa di evadere i pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese.

"Dal primo gennaio, e siamo ormai al 20 del mese, i Comuni non riescono a onorare i loro impegni con le imprese fornitrici poiché Insiel ha modificato le procedure: il nuovo sistema informatizzato per effettuare i pagamenti ha subito un aggiornamento e solo ora si stanno comunicando ai Comuni le modalità per procedere", dice la Zilli, che annuncia un'interrogazione alla Giunta regionale. Aggiunge la consigliera: "Mentre i ragionieri dei Comuni sono costretti ad allargare le braccia davanti alle pressanti richieste delle imprese che, giustamente, esigono il pagamento, la società regionale si limita a chiedere comprensione. Possibile che non si sia provveduto prima a comunicare queste modifiche al personale dei Comuni? Già sono loro quotidianamente imposte procedure burocratiche che appesantiscono l'intero sistema e distolgono purtroppo gli amministratori dai veri problemi che coinvolgono il territorio.

"Non è possibile che al giorno d'oggi certe procedure non vengano testate e comunicate in anticipo. È urgentissimo porre rimedio al problema, consci anche del fatto che molte imprese vivono ormai con commesse e appalti affidati dalla pubblica amministrazione. "In uno scenario che vede numerosissime imprese friulane già in crisi per i vincoli dei patti di stabilità o per la mancanza vera e propria di appalti, ciò appare incredibile. Non è la prima volta che il sistema informatico di Insiel fa cilecca, ma evidentemente paga di più mantenere in piedi un inefficiente carrozzone, con oltre seicento dipendenti, dove la presidente Serracchiani ha collocato suoi uomini di fiducia. Se il fornitore del software della pubblica amministrazione regionale fosse un fornitore privato, con i problemi creati in questo momento gli sarebbe già stato revocato l'incarico, previa richiesta di un congruo risarcimento danni".