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LN: Zilli, il frico non diventi un Tocai-bis

22.01.2016
13:33
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/RCM - "Speriamo che le dichiarazioni dell'assessore Shaurli non siano quelle di chi chiude il recinto quando ormai i buoi sono già scappati".

Così Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, interviene insieme a Michele Guerra, responsabile Movimento giovani padani, sulla mancata tutela del nome "Frico" che, a causa della registrazione del marchio "Frico Cheese" da parte dell'Olanda impedisce di fatto le esportazioni del piatto simbolo del Friuli Venezia Giulia. Non è possibile che anche qui, come accaduto per il Tocai e per il Terrano, la Regione debba sempre inseguire e non essere invece la prima a tutelare le proprie eccellenze - dice la consigliera regionale della Lega Nord -, vedremo ora come si comporterà l'assessore. La strada verso il riconoscimento del marchio di Specialità tradizionale garantita (Stg) è lunga e deve avere il coinvolgimento di tutti i produttori, impresa non facile.

Già è stato difficilissimo mettere d'accordo i produttori vitivinicoli su un unico disciplinare per raggiungere l'ambito traguardo della Doc Friuli - continuano i due esponenti del Carroccio - che comunque rimane un importante punto di arrivo e fondamentale passaggio per la promozione del Friuli Venezia Giulia nel mondo. Spero che si possa fare lo stesso per la ricetta del Frico.

In ogni caso, quanto accaduto - chiude la Zilli - rappresenta l'ennesimo esempio di come la Regione non metta il necessario impegno nella promozione dell'agroalimentare. Rischiano di scipparci un'altra eccellenza sotto il naso e a malapena la Regione se n'è accorta.