LN: Zilli, il frico non diventi un Tocai-bis
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/RCM - "Speriamo che le
dichiarazioni dell'assessore Shaurli non siano quelle di chi
chiude il recinto quando ormai i buoi sono già scappati".
Così Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord,
interviene insieme a Michele Guerra, responsabile Movimento
giovani padani, sulla mancata tutela del nome "Frico" che, a
causa della registrazione del marchio "Frico Cheese" da parte
dell'Olanda impedisce di fatto le esportazioni del piatto simbolo
del Friuli Venezia Giulia.
Non è possibile che anche qui, come accaduto per il Tocai e per
il Terrano, la Regione debba sempre inseguire e non essere invece
la prima a tutelare le proprie eccellenze - dice la consigliera
regionale della Lega Nord -, vedremo ora come si comporterà
l'assessore. La strada verso il riconoscimento del marchio di
Specialità tradizionale garantita (Stg) è lunga e deve avere il
coinvolgimento di tutti i produttori, impresa non facile.
Già è stato difficilissimo mettere d'accordo i produttori
vitivinicoli su un unico disciplinare per raggiungere l'ambito
traguardo della Doc Friuli - continuano i due esponenti del
Carroccio - che comunque rimane un importante punto di arrivo e
fondamentale passaggio per la promozione del Friuli Venezia
Giulia nel mondo. Spero che si possa fare lo stesso per la
ricetta del Frico.
In ogni caso, quanto accaduto - chiude la Zilli - rappresenta
l'ennesimo esempio di come la Regione non metta il necessario
impegno nella promozione dell'agroalimentare. Rischiano di
scipparci un'altra eccellenza sotto il naso e a malapena la
Regione se n'è accorta.