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CR: riforma casa e Ater, relatore maggioranza Boem (5)

25.01.2016
13:50
(ACON) Trieste, 25 gen - RCM - "Ci apprestiamo a esaminare un disegno di legge che si presenta come un Testo unico sulle politiche abitative in regione, da cui discenderanno vari decreti attuativi", ha affermato il primo relatore di maggioranza, Vittorino Boem (Pd), dando il via all'analisi del disegno di legge n. 120 sulla riforma organica delle politiche abitative e il riordino delle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale (Ater).

In questa norma - ha spiegato Boem - il Programma regionale delle politiche abitative (articolo 4) è lo strumento di pianificazione triennale e di coordinamento degli interventi di settore, che si alimenta sia dei dati forniti dall'Osservatorio regionale sulle politiche abitative (art. 6), sia dai lavori della Commissione regionale per le politiche socio-abitative (art. 5), entità apicale di governance dell'intero sistema regionale. Di essa fanno parte, oltre che gli assessori regionali competenti in materia di edilizia e di politiche sociali, i direttori generali delle Ater e 10 sindaci, che avranno il compito di rappresentare le esigenze particolareggiate dell'intera regione.

I Tavoli territoriali per le politiche abitative (art. 8) sono delle apposite conferenze di sindaci delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) integrate dal direttore generale dell'Ater di riferimento, dalle rappresentanze sindacali che si occupano di disagio abitativo e da un rappresentante del privato sociale/terzo settore. Questi Tavoli rilevano le esigenze relative al disagio abitativo dei propri territori e individuano le priorità di intervento per porvi rimedio. La funzione amministrativa a supporto dei Tavoli è inserita tra le competenze delle Uti ed è chiamata Sportello risposta casa (art. 7), ossia l'interfaccia dell'intero sistema delle politiche socio-abitative regionali verso i cittadini. A esso compete l'accompagnamento delle persone in condizione di disagio socio-abitativo verso gli strumenti personalizzati che meglio rispondono alla domanda ricevuta. Il livello degli Sportelli risposta casa e dei Tavoli territoriali, se da un lato rendono operative le politiche socio- abitative sul territorio, dall'altro è in grado di rilevare i dati conoscitivi sulla situazione dei fabbisogni.

Gli strumenti che entreranno a far parte della pianificazione regionale di settore sono riordinati negli articoli da 15 a 26, e sono l'incremento di patrimonio immobiliare da destinare all'assegnazione in locazione a canoni sociali operata dalle Ater (edilizia sovvenzionata), il convenzionamento con Ater Asp, cooperative edilizie e imprese di costruzione finalizzato alla messa a disposizione a canoni calmierati, anche con riscatto o patto di futura vendita, di immobili (edilizia convenzionata), misure che favoriscono l'acquisto o il recupero di alloggi da destinare a prima abitazione (edilizia agevolata), i contributi per l'abbattimento degli affitti onerosi (sostegno alle locazioni), il sostegno ai soggetti che hanno visto precipitare improvvisamente il loro reddito e sono quindi in condizione di insolvenza (contrasto alla morosità incolpevole), forme di sostegno all'accesso al mercato finanziario dei mutui prima casa (garanzie), l'edilizia convenzionata potenziata da forme di accompagnamento sociale (Social housing), i contributi per l'adeguamento infrastrutturale di patrimonio edilizio esistente (installazione di ascensori in edifici pubblici e privati, e autorecupero) e le forme innovative di condivisione di spazi e creazione delle condizioni per la nascita di comunità di vicinato (coabitare sociale e Forme innovative).

Sono, inoltre, presenti le forme contributive del riuso e dell'efficientamento del patrimonio edilizio esistente e rigenerazione urbana (art. 10). Questi strumenti saranno dettagliati dai decreti attuativi e supportati da un unico Fondo regionale per l'edilizia residenziale (art. 34).

L'ultimo tassello della riforma - ha aggiunto Boem - riguarda la riforma delle Ater: sono ricomprese in un sistema unico che fruirà delle pratiche omogeneizzate esito del Piano di convergenza, e svolgeranno in maniera unitaria le funzioni di programmazione economica e gestione contabile, di gestione del personale, di ufficio legale, di servizi informatici e di trattamento degli utenti. Esse verranno amministrate da un direttore generale, in raccordo con la Commissione regionale per le politiche socio-abitative.

(immagini tv) (segue)