CR: riforma casa e Ater, relatore maggioranza Boem (5)
(ACON) Trieste, 25 gen - RCM - "Ci apprestiamo a esaminare un
disegno di legge che si presenta come un Testo unico sulle
politiche abitative in regione, da cui discenderanno vari decreti
attuativi", ha affermato il primo relatore di maggioranza,
Vittorino Boem (Pd), dando il via all'analisi del disegno di
legge n. 120 sulla riforma organica delle politiche abitative e
il riordino delle Aziende territoriali per l'edilizia
residenziale (Ater).
In questa norma - ha spiegato Boem - il Programma regionale delle
politiche abitative (articolo 4) è lo strumento di pianificazione
triennale e di coordinamento degli interventi di settore, che si
alimenta sia dei dati forniti dall'Osservatorio regionale sulle
politiche abitative (art. 6), sia dai lavori della Commissione
regionale per le politiche socio-abitative (art. 5), entità
apicale di governance dell'intero sistema regionale. Di essa
fanno parte, oltre che gli assessori regionali competenti in
materia di edilizia e di politiche sociali, i direttori generali
delle Ater e 10 sindaci, che avranno il compito di rappresentare
le esigenze particolareggiate dell'intera regione.
I Tavoli territoriali per le politiche abitative (art. 8) sono
delle apposite conferenze di sindaci delle Unioni territoriali
intercomunali (Uti) integrate dal direttore generale dell'Ater di
riferimento, dalle rappresentanze sindacali che si occupano di
disagio abitativo e da un rappresentante del privato
sociale/terzo settore. Questi Tavoli rilevano le esigenze
relative al disagio abitativo dei propri territori e individuano
le priorità di intervento per porvi rimedio. La funzione
amministrativa a supporto dei Tavoli è inserita tra le competenze
delle Uti ed è chiamata Sportello risposta casa (art. 7), ossia
l'interfaccia dell'intero sistema delle politiche socio-abitative
regionali verso i cittadini. A esso compete l'accompagnamento
delle persone in condizione di disagio socio-abitativo verso gli
strumenti personalizzati che meglio rispondono alla domanda
ricevuta. Il livello degli Sportelli risposta casa e dei Tavoli
territoriali, se da un lato rendono operative le politiche socio-
abitative sul territorio, dall'altro è in grado di rilevare i
dati conoscitivi sulla situazione dei fabbisogni.
Gli strumenti che entreranno a far parte della pianificazione
regionale di settore sono riordinati negli articoli da 15 a 26, e
sono l'incremento di patrimonio immobiliare da destinare
all'assegnazione in locazione a canoni sociali operata dalle Ater
(edilizia sovvenzionata), il convenzionamento con Ater Asp,
cooperative edilizie e imprese di costruzione finalizzato alla
messa a disposizione a canoni calmierati, anche con riscatto o
patto di futura vendita, di immobili (edilizia convenzionata),
misure che favoriscono l'acquisto o il recupero di alloggi da
destinare a prima abitazione (edilizia agevolata), i contributi
per l'abbattimento degli affitti onerosi (sostegno alle
locazioni), il sostegno ai soggetti che hanno visto precipitare
improvvisamente il loro reddito e sono quindi in condizione di
insolvenza (contrasto alla morosità incolpevole), forme di
sostegno all'accesso al mercato finanziario dei mutui prima casa
(garanzie), l'edilizia convenzionata potenziata da forme di
accompagnamento sociale (Social housing), i contributi per
l'adeguamento infrastrutturale di patrimonio edilizio esistente
(installazione di ascensori in edifici pubblici e privati, e
autorecupero) e le forme innovative di condivisione di spazi e
creazione delle condizioni per la nascita di comunità di vicinato
(coabitare sociale e Forme innovative).
Sono, inoltre, presenti le forme contributive del riuso e
dell'efficientamento del patrimonio edilizio esistente e
rigenerazione urbana (art. 10). Questi strumenti saranno
dettagliati dai decreti attuativi e supportati da un unico Fondo
regionale per l'edilizia residenziale (art. 34).
L'ultimo tassello della riforma - ha aggiunto Boem - riguarda la
riforma delle Ater: sono ricomprese in un sistema unico che
fruirà delle pratiche omogeneizzate esito del Piano di
convergenza, e svolgeranno in maniera unitaria le funzioni di
programmazione economica e gestione contabile, di gestione del
personale, di ufficio legale, di servizi informatici e di
trattamento degli utenti. Esse verranno amministrate da un
direttore generale, in raccordo con la Commissione regionale per
le politiche socio-abitative.
(immagini tv)
(segue)