Camera dei deputati: Statuti, presidenti Serracchiani e Iacop
(ACON) Roma, 27 gen - AB - I risultati dell'indagine
conoscitiva sulle problematiche concernenti l'attuazione degli
statuti delle Regioni ad autonomia speciale, promossa dalla
Commissione parlamentare per le questioni regionali, sono stati
presentati nel corso di un seminario a Roma, alla Camera dei
deputati, al quale il Friuli Venezia Giulia era presente con i
presidenti dell'Esecutivo e del Consiglio, Debora Serracchiani e
Franco Iacop, assieme a diversi consiglieri di maggioranza e
opposizione.
E se Gianpiero D'Alia, presidente della Commissione parlamentare,
ha messo in evidenza le significative differenze che si
riscontrano fra le diverse Regioni speciali, sia sul versante
dell'autonomia finanziaria che su quello delle competenze
esercitate, la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, ha
posto l'accento sul quadro dettagliato sulle autonomie che esce
dal documento.
Il ruolo delle Commissioni paritetiche previste dai diversi
statuti è stato criticato da Stelio Mangiameli, direttore
dell'ISSiRFA (Istituto di studi sui sistemi regionali, federali e
sulle autonomie), in quanto le ritiene vittime della burocrazia
statale. Sarebbe preferibile, a suo giudizio, prevedere una serie
di accordi attraverso leggi per sfuggire alla burocrazia statale,
così da coinvolgere in modo più incisivo anche i Consigli
regionali.
Tesi contestata da Gaetano Silvestri, presidente emerito della
Corte costituzionale, perché abbandonando le norme di attuazione
(che hanno rango superiore alle leggi ordinarie) si correrebbe il
rischio di intromissioni incontrollate da parte della
legislazione ordinaria. Le norme di attuazione, a suo giudizio,
sono invece strumento di garanzia e per questo non vanno abolite.
Ancora qualche considerazione da parte del presidente della Corte
dei conti, Raffaele Squitieri, soprattutto sul ruolo e i
contributi che potrebbe fornire la Corte stessa in questa fase di
riforma della Costituzione, prima di dare spazio ai rappresentati
delle Regioni speciali.
Franco Iacop, anche come Coordinatore della Conferenza dei
Consigli regionali, ha sostenuto che le ragioni delle specialità
permangono, anzi, rimangono attuali in quanto non si tratta di
privilegi ma dell'applicazione avanzata dei principi di
autonomia, sussidiarietà, federalismo cooperativo e solidale,
qualità della spesa, governance multilivello. E' quindi
un'opportunità per l'intero regionalismo italiano, avamposto di
principi, metodi e regole cui tutti possono tendere e che fanno
crescere il Paese in tutte le sue articolazioni istituzionali e
sociali.
La relazione - ha aggiunto il presidente Iacop - propone
interessanti soluzioni per superare le criticità riscontrate
dalle Commissioni paritetiche e ha auspicato, raccogliendo
l'indicazione di Gaetano Silvestri, un percorso unitario e comune
tra tutte le autonomie speciali, con il forte coinvolgimento
delle rispettive Assemblee, per la revisione degli statuti, che
dovrà esser fatta tenendo comunque conto delle peculiarità
istituzionali, politiche, culturali, economiche e sociali di
ciascuna realtà territoriale.
Il documento prodotto dalla Commissione parlamentare - a giudizio
della presidente della Regione FVG Debora Serracchiani -
fotografa bene un Paese che sta cambiando. La riforma della
Costituzione - ha aggiunto - porta con sé due buone notizie: le
Regioni esistono ancora ed esistono ancora le Regioni a statuto
speciale. Partendo da questo, va detto che la riforma si
configura come una grande opportunità per tutte le Regioni e a
quelle speciali impone di riadattarsi a un contesto ambientale
profondamente cambiato.
Dobbiamo quindi metterci a lavorare subito - ha detto la
presidente Serracchiani - sapendo anche su cosa. Sulle norme di
attuazione, ha sostenuto che vanno procedimentalizzate, in quanto
finora sono state utilizzate in modo troppo diverso e sarà molto
importante individuare con chiarezza chi fa che cosa.
Infine, l'invito a riflettere sulla possibilità di indagare se
possa essere utile un procedimento sostitutivo quando la Regione,
sia essa a statuto ordinario o speciale, non faccia il suo dovere.
I lavori, nella Sala della Regina di palazzo Montecitorio, sono
proseguiti con i contributi di tutte le Regioni speciali e
Province autonome, al termine dei quali le conclusioni sono state
tratte da Gianclaudio Bressa, sottosegretario di Stato per gli
Affari regionali e le autonomie.
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