FI: Novelli, allarme droga, mantenere i Dipartimenti delle dipendenze
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - "Di fronte all'aumento del
consumo di droghe, soprattutto da parte di giovani e
giovanissimi, la Regione cosa pare pensi di fare? Ridurre
drasticamente i servizi per le dipendenze che passerebbero da
Dipartimenti a un'unica struttura organizzativa complessa per
Azienda. Una scelta che non ha alcun senso, visto che si va a
depotenziare una struttura che funziona e che aiuta concretamente
chi ha problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, e non
solo (alcol, gioco d'azzardo, bullismo)".
Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli a seguito delle ultime notizie di stampa che hanno
rievidenziato che quello delle droghe è un problema serio, anche
nelle scuole.
"Ci sono purtroppo ancora molte persone - rileva Novelli - che
ritengono che l'uso delle cosiddette droghe leggere (cannabis e
derivati) non sia un problema reale, ma magari solo una fase.
Così però non è, visto che, come ha ricordato il responsabile del
Dipartimento delle dipendenze dell'AAS 4 di Udine Francesco
Piani, anche i cannabinoidi, se consumati con frequenza, possono
provocare gravi danni al cervello e al corpo".
"Insomma lo spinello non è più quello esaltato come strumento
innocuo e di svago dai vecchi figli dei fiori degli anni Sessanta
o da qualche nostalgico di esperienze extrasensoriali, ma una
droga a tutti gli effetti. L'episodio accaduto allo Ial di Udine
è soltanto uno dei tanti, di fronte ai quali le famiglie, le
scuole e le Istituzioni non possono più restare indifferenti, ma
devono lavorare sinergicamente per anticipare questi
comportamenti devianti che troppo spesso vengono erroneamente
catalogati a fasi ricreazionali innocue".
"Da qui - prosegue l'esponente di Forza Italia - la necessità che
la Regione promuova un tavolo con le Forza dell'Ordine, le
istituzioni scolastiche, gli esperti delle Aziende Sanitarie e le
rappresentanze dei genitori per capire quale sia lo stato
dell'arte dei programmi formativi e di prevenzione e cura
all'interno di tutte le scuole della regione, nonché la loro
reale efficacia".
"Parallelamente, di fronte a queste situazioni preoccupanti, non
si può pensare (come sembra risulti nelle proposte di atti
aziendali delle AAS n. 2, 3 e 5) di ridurre drasticamente i
servizi per le dipendenze che passerebbero da Dipartimenti a
un'unica Struttura organizzativa complessa (SOC) per Azienda. Se
infatti il Dipartimento è alle dirette dipendenze della
Direzione, al SOC è sostanzialmente un primario che dipende da
qualcun altro con un'articolazione molto ridotta, che certamente
non può far fronte alla complessità dei problemi. Su questo tema
presenterò un'interrogazione alla Giunta regionale per capire
quali sono le reali intenzioni su questo fronte".
"Auspico - conclude Novelli - che l'Amministrazione regionale
inverta la rotta e non solo decida di mantenere i Dipartimenti
delle dipendenze, ma anche potenzi il Piano regionale della
prevenzione, inserendo azioni specifiche e più efficaci per
aiutare i nostri giovani a comprendere la reale pericolosità di
tutte le droghe".