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FI: Novelli, allarme droga, mantenere i Dipartimenti delle dipendenze

29.01.2016
11:15
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - "Di fronte all'aumento del consumo di droghe, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi, la Regione cosa pare pensi di fare? Ridurre drasticamente i servizi per le dipendenze che passerebbero da Dipartimenti a un'unica struttura organizzativa complessa per Azienda. Una scelta che non ha alcun senso, visto che si va a depotenziare una struttura che funziona e che aiuta concretamente chi ha problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, e non solo (alcol, gioco d'azzardo, bullismo)".

Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli a seguito delle ultime notizie di stampa che hanno rievidenziato che quello delle droghe è un problema serio, anche nelle scuole.

"Ci sono purtroppo ancora molte persone - rileva Novelli - che ritengono che l'uso delle cosiddette droghe leggere (cannabis e derivati) non sia un problema reale, ma magari solo una fase. Così però non è, visto che, come ha ricordato il responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell'AAS 4 di Udine Francesco Piani, anche i cannabinoidi, se consumati con frequenza, possono provocare gravi danni al cervello e al corpo".

"Insomma lo spinello non è più quello esaltato come strumento innocuo e di svago dai vecchi figli dei fiori degli anni Sessanta o da qualche nostalgico di esperienze extrasensoriali, ma una droga a tutti gli effetti. L'episodio accaduto allo Ial di Udine è soltanto uno dei tanti, di fronte ai quali le famiglie, le scuole e le Istituzioni non possono più restare indifferenti, ma devono lavorare sinergicamente per anticipare questi comportamenti devianti che troppo spesso vengono erroneamente catalogati a fasi ricreazionali innocue".

"Da qui - prosegue l'esponente di Forza Italia - la necessità che la Regione promuova un tavolo con le Forza dell'Ordine, le istituzioni scolastiche, gli esperti delle Aziende Sanitarie e le rappresentanze dei genitori per capire quale sia lo stato dell'arte dei programmi formativi e di prevenzione e cura all'interno di tutte le scuole della regione, nonché la loro reale efficacia".

"Parallelamente, di fronte a queste situazioni preoccupanti, non si può pensare (come sembra risulti nelle proposte di atti aziendali delle AAS n. 2, 3 e 5) di ridurre drasticamente i servizi per le dipendenze che passerebbero da Dipartimenti a un'unica Struttura organizzativa complessa (SOC) per Azienda. Se infatti il Dipartimento è alle dirette dipendenze della Direzione, al SOC è sostanzialmente un primario che dipende da qualcun altro con un'articolazione molto ridotta, che certamente non può far fronte alla complessità dei problemi. Su questo tema presenterò un'interrogazione alla Giunta regionale per capire quali sono le reali intenzioni su questo fronte".

"Auspico - conclude Novelli - che l'Amministrazione regionale inverta la rotta e non solo decida di mantenere i Dipartimenti delle dipendenze, ma anche potenzi il Piano regionale della prevenzione, inserendo azioni specifiche e più efficaci per aiutare i nostri giovani a comprendere la reale pericolosità di tutte le droghe".