AR: Revelant, per Comunità montane a rischio finanziamenti Ue
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - "È opportuno sapere se la
Giunta si sia attivata per evitare alle Comunità montane, già
commissariate da 6 anni, il rischio di perdere i finanziamenti
europei previsti nei programmi comunitari 2014-2020 a causa della
situazione di stallo della riforma delle UTI".
A chiedere chiarezza e, nel caso, un immediato intervento
dell'Esecutivo, è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale, Roberto Revelant, che ha depositato una
interrogazione.
"La Giunta Serracchiani - spiega Revelant - con la legge
regionale 6 del 2013 ha interrotto il procedimento di
costituzione delle Unioni montane (che era stato opportunamente
avviato dalla precedente Giunta Tondo) e ha nominato un
Commissario straordinario per ciascuna comunità montana per
l'ordinaria amministrazione in attesa del riordino e attuazione
della riforma delle UTI che, allo stato attuale, è ancora in alto
mare. Il rischio è che la gestione commissariale si limiti
all'ordinario, non pianificando e progettando lo sviluppo della
montagna".
"Sarebbe un paradosso - continua Revelant - privare i territori
all'interno delle Comunità montane dell'accesso a queste risorse
economiche per l'inerzia normativa della Giunta. Inoltre, per
quanto riguarda la Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro
e Val Canale, la Giunta dovrebbe anche intervenire per rendere
operativa la struttura commissariale, sotto organico a causa
della prematura scomparsa di due dirigenti ai quali facevano
riferimento la programmazione europea e la predisposizione dei
bandi".
"E non è ancora chiaro nemmeno il ruolo dei GAL all'interno della
riforma degli Enti locali. La Serracchiani, che ha la delega alla
montagna, dovrebbe iniziare a pensare a queste cose, perché siamo
già a metà legislatura e segnali significativi del suo mandato
non se ne vedono".