FI: Ziberna, soppressi contributi ad associazioni speleologiche
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/MPB - Con una interrogazione
Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, affronta la situazione in cui si vengono a trovare le
associazioni speleologiche del Friuli Venezia Giulia da che non
ricevono più contributi pubblici, con il rischio di pregiudicare
la sicurezza dei cittadini che coltivano questa passione.
Ziberna chiede il motivo della soppressione del contributo pur a
fronte della richiesta alle associazioni, da parte della Regione,
di svolgere attività che sono oggettivamente di pubblica utilità
(individuazione, monitoraggio, messa in sicurezza, mappatura,
pulizia, adeguata segnalazione a terzi) per le quali si rendono
necessarie spese legate all'acquisto e adeguamento delle
attrezzature e delle attività indicate.
Spiega il consigliere forzista, facendo riferimento ai dati
forniti dal presidente della federazione speleologica regionale:
"Gli speleologi della nostra regione svolgono un ruolo importante
nella individuazione e mappatura, messa in sicurezza,
manutenzione, segnalazione a terzi, delle grotte, numerosissime,
che caratterizzano il territorio regionale, soprattutto
l'altopiano carsico, uno dei territori sotterranei più ricchi
d'Italia con le sue 2800 cavità di varia dimensione e tipologia.
Sul territorio regionale operano 24 gruppi di speleologia, la
maggior parte dei quali sul territorio carsico, alla luce del
fatto che più di un terzo delle circa 7.700 grotte che ci sono in
Friuli Venezia Giulia sono concentrate sull'altopiano carsico,
dove abbiamo una densità di circa 14 cavità per chilometro
quadrato, che ci proietta ai vertici su scala nazionale, dove la
media è di una grotta per chilometro quadrato, e molto in alto a
livello internazionale.
"Dal 1966 la Regione sostiene le associazioni speleologiche (LR
27/1966) e dal 2007 (LR 24/2006) la competenza nel sostenere le
attività speleologiche sono state trasferite dalla Regione alle
Province che hanno sempre svolto questo compito in modo puntuale,
assicurando le risorse per, ad esempio, l'acquisto delle
attrezzature di discesa nelle grotte, che necessitano di
periodico adeguamento.
"La Regione ha sottratto le necessarie risorse alle Province
senza però avocare in sé la competenza e ora le associazioni
speleologiche sono prive di risorse pubbliche, nonostante le
funzioni che esse svolgono nell'interesse pubblico e nonostante
che, anche recentemente, la Regione abbia invitato le medesime a
continuare nella loro attività ed in particolare sia stato loro
chiesto di monitorare e censire i rifiuti presenti in quantità in
tante delle cavità, provvedendo alla loro caratterizzazione e
infine alla rimozione.
"Senza un'adeguata segnalazione e messa in sicurezza tali grotte
e anfratti possono diventare luoghi pericolosi per chi si
avvicina o vi si introduce; inoltre sono numerose le persone che
frequentano queste località".
Da qui l'interrogazione e la sollecitazione a ripristinare il
contributo prevedendo comunque la possibilità di rendicontare le
spese sostenute nell'anno in corso.