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Ncd: Colautti e Cargnelutti domani a Roma da ministro Lorenzin

03.02.2016
13:00
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/RCM - Fare il tagliando alla riforma della sanità del Friuli Venezia Giulia, confrontarci sulla questione del punto nascite di Latisana, sui tempi per l'utilizzo dei defibrillatori nelle società sportive e presentare il sistema di donazione del sangue attivo in regione: questi i temi che i consiglieri regionali di Ncd, Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti, discuteranno domani (giovedì 4 febbraio) a Roma con il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. Relativamente alla riforma della sanità regionale - commentano Cargnelutti e Colautti - è opportuno analizzare con la rappresentante del Governo se quanto la Giunta Serracchiani sta portando avanti è in linea con gli auspici iniziali. Ncd si è astenuto sulla votazione della legge, ma con un atteggiamento responsabile è riuscito comunque a migliorare in Aula alcuni aspetti del nuovo assetto che presentava dei buchi evidenti. In linea con quanto avevamo detto in Aula circa la necessità di un continuo monitoraggio della riforma, riteniamo sia arrivato il momento di fare assieme alla Lorenzin un tagliando. Colautti e Cargnelutti parleranno anche della chiusura dell'ospedale di Latisana e del relativo punto nascite, ciò per evitare che la chiusura sia dettata solo da scelte ragionieristiche e aritmetiche effettuate dagli uffici e che si prenda invece in considerazione la situazione nella sua oggettiva complessità. La logica dei numeri - affermano - deve essere sempre contemperata agli equilibri territoriali e chiederemo in via prioritaria al ministro di sensibilizzare la nostra Regione e, in subordine, di aprire un tavolo con il Veneto per una risposta territoriale al problema delle nascite. Porteremo all'attenzione - spiegano ancora Cargnelutti e Colautti - anche la possibilità di prorogare i termini del decreto che prevede la presenza e l'utilizzo dei defibrillatori da parte delle società sportive. Le società regionali si stanno organizzando in merito, ma segnalano delle difficoltà relative ai tempi stretti per la formazione degli operatori e sulla gestione dello strumento in quelle discipline che si praticano singolarmente. Con il presidente dell'Associazione friulana donatori sangue (Afds), Renzo Peressoni, inoltre, illustreremo alla Lorenzin gli ottimi risultati che sta producendo il sistema di raccolta delle scorte adottato in Friuli Venezia Giulia e che può essere preso a modello nazionale, rendendo così ogni regione autosufficiente, con relativi protocolli di certificazione di qualità e sicurezza.