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LN: Zilli, su gestione immigrati Giunta scavalca ruoli dei sindaci

05.02.2016
12:41
(ACON) Trieste, 5 feb - COM/AB - Contesta l'assessore Torrenti e la Giunta sulla gestione dell'emergenza immigrati, la consigliera regionale della Lega Nord Barbara Zilli che chiede: "Come mai i sindaci di Cavazzo e di Villa Santina non sapevano del trasferimento di una quarantina di afghani e pakistani nei loro territori? Fosse il primo caso, ma dopo questa reiterazione, (vedi tra gli altri i casi di Santa Maria la Longa e Musi) la storia si ripete. Siamo di fronte all'ennesima presa in giro da parte della Giunta che, visto il fallimento dell'accoglienza diffusa, bypassa i primi cittadini e dispone a proprio piacimento del territorio. Stiamo assistendo a una subdola e silenziosa colonizzazione dei nostri territori periferici".

Barbara Zilli si riferisce ai nuovi arrivi in Carnia, 23 afghani richiedenti asilo politico di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che da giovedì sera sono ospiti dell'albergo Olivo a Cavazzo Carnico, mentre 23 pachistani sono giunti martedì sera a Villa Santina, ricevuti dall'albergo Alla Pineta.

"Abbiamo capito ormai che il modus operandi della Giunta è di scavalcare il ruolo dei sindaci - dice Zilli - che, giustamente, sollevano criticità e si rifiutano di aderire al progetto di accoglienza diffusa, proprio perché si rendono conto delle oggettive difficoltà a cui andrebbero incontro, per mancanza di strutture, presidi sanitari e garanzie di sicurezza".

"Condivido la preoccupazione dei sindaci di Cavazzo e Villa Santina - dice ancora Zilli - che sono relegati a spettatori passivi. C'è da sottolineare poi l'effettiva incapacità che stanno dimostrando gli enti preposti a programmare e comunicare queste decisioni, segno di un fallimento dei progetto su tutta la linea".

"Senza dimenticare la comprensibile preoccupazione dei cittadini che si troveranno di fronte da un giorno all'altro gruppi di persone senza sapere chi sono e che cosa fanno. È questo il concetto di sicurezza che ci propone la Giunta? Le notizie di aggressioni e altri fatti criminali si rincorrono, ma secondo loro i dati statistici dovrebbero rassicurarci: la percezione di insicurezza che hanno costantemente i nostri cittadini invece è un segnale che non va sottovalutato".

"La Giunta e la presidente la smettano di utilizzare territorio e sindaci a proprio piacimento: il rifiuto che molti di questi ultimi hanno espresso nei confronti dell'accoglienza diffusa è il sintomo, oramai inequivocabile, che i cittadini sono stufi di veder oltrepassata la loro volontà e di avere di fronte una classe dirigente cieca e sorda alle loro richieste".