GM: Piccin, nessuna informazione sul progetto "See and treat"
(ACON) Trieste, 8 feb - COM/RCM - "Per l'amministrazione
dev'essere una priorità assoluta garantire l'efficiente
operatività dei Pronto soccorso regionali. In questo senso non si
può lasciare nulla di intentato."
Lo afferma Mara Piccin, consigliera regionale del Gruppo Misto,
dopo la replica dell'assessore Maria Sandra Telesca alla sua
interrogazione con cui denunciava i giorni di fuoco vissuti da
medici, infermieri e tecnici che operano nei Pronto soccorso del
Friuli Venezia Giulia. Risposta lunga e composita a un rilievo
che la stessa esponente della Giunta ha ritenuto importante, ma
che non ha soddisfatto del tutto la consigliera: "Quello
dell'emergenza è un problema estremamente serio, ogni soluzione è
utile per apportare correttivi all'organizzazione e dare risposte
più efficienti all'utenza. Vanno tentate tutte le strade".
La Piccin si aspettava, quindi, "che l'assessore entrasse nel
merito non solo dell'organizzazione degli spazi delle strutture,
ma anche su puntuali valutazioni di progetti innovativi che
migliorerebbero gli standard di accoglienza, esame e diagnosi
efficace.
"Mi sarei aspettata che l'assessore mi fornisse maggiori
delucidazioni circa il progetto 'See and treat' che la dirigenza
dell'Azienda sanitaria dichiara di voler sperimentare al Santa
Maria degli Angeli di Pordenone, dove i tempi di attesa sfiorano
le tre ore e mezzo e fino a sei ore per i codici bianchi.
"Eventi definiti imprevedibili dall'assessore, ma che una
struttura di emergenza dev'essere in grado di affrontare con
standard operativi ottimali. Questo progetto è realizzabile o no?
Se sì, in che tempi? È di tutta evidenza, infatti, che l'attività
svolta è considerevole ma va potenziata, perché flussi abnormi
possono essere anche accidentali, ma eventuali carenze nei
servizi non possono diventare strutturali.
"Pertanto è compito preciso della Giunta, soprattutto dopo una
riforma che ha alterato in modo sostanziale l'assetto della
nostra sanità, dare risposte immediate per risolvere questo tipo
di problemi e impedire che, quando i pazienti devono rivolgersi a
strutture sanitarie d'emergenza, incorrano in intasamenti che si
possono trasformare in vere e proprie odissee".