LN: Zilli, su bullismo omofobico la scuola nega consenso ai genitori
(ACON) Trieste, 8 feb - COM/RCM - "È inaccettabile che la
scuola continui a bypassare le volontà di genitori e insegnanti:
il nuovo caso è quello di un liceo di Trieste, che prevede di
fatto il progetto 'A scuola per conoscerci' senza informare
preventivamente i genitori. Accanto a questo, è sconcertante
pensare che le istituzioni regionali forzino la mano per
giustificare i progetti contro il bullismo omofobico definendo
omossessuali già i bambini".
Questa la denuncia di Barbara Zilli, consigliera regionale della
Lega Nord, che annuncia di aver depositato un'interrogazione
urgente in Consiglio: "Nonostante la questione del consenso
informato sia stata più volte portata all'attenzione delle
istituzioni scolastiche e regionali, sembra che queste non
vogliano ascoltare le istanze che arrivano direttamente da
genitori e insegnanti, limitandosi a dire che tutto è
trasparente, mentre quello che emerge è ben altro.
"Perché non permettere ai genitori di esprimere la volontà o meno
di far partecipare i propri figli a tali progetti? Perché da
parte delle istituzioni scolastiche c'è la volontà di proporli
sempre in sordina, sottotraccia? È evidente che dietro progetti
come questi si nascondono dei veri e propri cavalli di Troia,
attraverso i quali si vuol far passare ideologie afferenti al
gender - anche se si continua a dire che tali teorie non esistono
- e la destrutturazione della famiglia tradizionale.
"Gli ultimi fatti di cronaca ci dimostrano, purtroppo che il
bullismo ha diverse accezioni: esiste il cyberbullismo, si viene
molto spesso presi in giro solo perché si è troppo grassi, troppo
magri o troppo alti. Tutto ciò dimostra che la Regione ha
sbagliato a investire impegno e risorse solo e soltanto contro il
bullismo omofobico, senza numeri importanti che possano
effettivamente giustificare tale investimento. Sarebbe stato
invece decisamente più opportuno e forse più risolutivo investire
sulla formazione di genitori e docenti per combattere il fenomeno
del bullismo a 360 gradi".