V Comm: ddl riordino funzioni provinciali, i contenuti (2)
(ACON) Trieste, 9 feb - RCM - Passando all'illustrazione dei
singoli articoli del ddl n. 136, l'assessore Paolo Panontin ha
ribadito alla V Commissione che il trasferimento delle funzioni è
attuato nella logica della LR 26/2014, i cui allegati A, B e C,
che contengono rispettivamente l'elencazione delle funzioni
mantenute dalle Province, quelle trasferite alla Regione e quelle
trasferite ai Comuni, sono conseguentemente modificati.
Ecco che i procedimenti amministrativi in materia di ambiente,
caccia e pesca, e protezione civile finora curati dalle Province
sono riallocati alla Regione, così come le funzioni
amministrative relative alla gestione del bene Dolomiti Unesco.
Così come passano alla Regione le funzioni di vigilanza
ambientale, forestale, ittica e venatoria, funzioni
autorizzatorie (deroghe per la cattura di specie di fauna per
scopi didattici, autorizzazione al transito su percorsi
fuoristrada, autorizzazioni per il prelevamenti di fauna, per
l'attività di tassidermia), funzioni contributive (per la
conservazione dei prati stabili, alle associazioni
ornitologiche), sanzionatorie (in materia di caccia e pesca) e
altre (rilevazione degli alberi monumentali, conservazione dei
monumenti naturali, riconoscimento della nomina a guardia
giurata, organizzazione di corsi di formazione per l'abilitazione
alla attività faunistico venatorie, altre funzioni in materia
faunistico venatoria). Con l'occasione, si è inserita una
funzione in precedenza non censita, riguardante le spese per il
funzionamento dell'Ufficio scolastico regionale che è parso
appropriato attribuire alla Regione.
Il trasferimento del personale dovrebbe riguardare una sessantina
di dipendenti del settore della vigilanza e una ulteriore ventina
del settore caccia e pesca. Si prevede la conservazione del
trattamento economico fondamentale e accessorio ove più
favorevole, limitatamente alla voci fisse e continuative non
correlate allo specifico profilo d'impiego nella Provincia. Viene
trasferito alla Regione altresì il personale (3 unità) addetto,
presso la Provincia di Pordenone, alla gestione del bene Dolomiti
Unesco. Questa specificazione deriva dal fatto che attualmente il
sistema di codifica delle attività del personale provinciale,
utilizzato per la redazione del Piano di subentro, non prevede
l'attività in questione e i tempi per l'entrata in vigore della
legge potrebbero non essere compatibili con il suo adeguamento ai
fini della redazione del Piano di subentro.
Le funzioni di vigilanza ora esercitate dalla polizia provinciale
saranno esercitate dalla Regione avvalendosi del Corpo forestale
regionale.
Si abroga la norma che prevede la delega alle Province delle
sanzioni amministrative in materia di caccia, pesca nelle acque
interne, protezione e tutela della fauna e avifauna; la
disposizione sull'ordinamento della protezione civile che
disciplina le competenze attribuite alle Province; i riferimenti
alle Province sulla caccia di selezione per particolari prelievi
di fauna selvatica e si prevede che la Regione svolga i compiti
in precedenza attribuiti ai Comitati provinciali della caccia; si
adeguano disposizioni in materia di tassidermia, sul sostegno
alle associazioni ornitologiche e in materia di contributi per la
conservazione dei prati stabili; si attribuiscono all'Ersa le
competenze regionali in materia di formazione e abilitazione
all'attività di consulente sull'impiego di prodotti fitosanitari
e coadiuvanti.
A seguire, una serie di articoli ridisegna funzioni che hanno a
oggetto l'acquisto di prodotti fitosanitari e relativi
coadiuvanti, il transito su percorsi fuoristrada, la raccolta di
specie di flora di interesse regionale per scopi specifici (per
avere un'unica disciplina, sono trasferite alla Regione anche le
competenze già delle Comunità montane).
Alcuni interventi, invece, sono finalizzati a eliminare alcuni
riferimenti all'Associazione dei cacciatori in conformità alla
sentenza della Corte costituzionale del 2009 che ha dichiarato la
incostituzionalità della norma che ne prevede la costituzione.
Nel caso della polizia locale, sono effettuati anche alcuni
interventi volti a rimuovere norme sono rimaste inattuate fin
dall'origine, o che presentano potenziali interferenze, da un
lato con la disciplina riservata al contratto, dall'altro con
l'ordinamento civile di competenza statale e con il disegno di
riforma del comparto unico.
Passando alla Centrale unica di committenza (Cuc) regionale, il
coordinamento dei primi soccorsi è un'attività che resterà in
capo ai singoli Comuni e dei rispettivi sindaci. Ciò - ha
spiegato Panontin - per tener conto delle richieste che
evidenziavano la maggiore efficacia degli interventi immediati se
affidati a una diretta responsabilità dei Comuni. Si modificano,
inoltre, diverse disposizioni per operare un coordinamento con la
disciplina nazionale e comunitaria, soprattutto ampliando la
categoria degli strumenti negoziali attraverso cui la Cuc
regionale può operare.
Il trasferimento alla Regione delle funzioni provinciali decorre
- ha riaffermato l'assessore - dal primo giugno 2016, ma fanno
eccezione le norme sul Piano venatorio distrettuale e alcune
disposizioni della legge regionale sulla polizia locale, che
avranno effetto dall'entrata in vigore del disegno di legge in
ragione dell'urgenza di approvare i Piani venatori distrettuali e
in ragione del fatto che, non riguardando il trasferimento di
funzioni, per le stesse non è necessario differirne l'efficacia.
Una apposita norma transitoria infine prevede il mantenimento dei
regolamenti provinciali vigenti fino all'entrata in vigore della
disciplina unitaria regionale. Inoltre, si consente alle Province
di avvalersi del Corpo forestale regionale per l'esercizio dei
compiti di vigilanza connessi alle funzioni in materia ambientale
di cui esse mantengono la titolarità.
Prima di chiudere i lavori, la Commissione ha raccolto il parere
favorevole del Consiglio delle Autonomie locali (Cal) e
dell'Unione delle Province italiane (Upi). Il primo ha espresso
dei suggerimenti sui settori caccia, pesca e ambiente in parte
già accolti dall'assessore Panontin, che ha anche garantito che,
qualora siano apportate delle modifiche al testo base, le
istituzioni direttamente interessate saranno nuovamente coinvolte
nella loro condivisione. L'Upi ha, invece, evidenziato la
delicatezza di una materia quale i prelievi in deroga degli
animali selvatici; l'inquadramento del personale; un possibile
aumento delle spese almeno nella fase iniziale del passaggio
delle funzioni.
Il disegno di legge ritornerà all'attenzione della V Commissione
lunedì prossimo, 15 febbraio, quando entrerà nel merito dei
singoli articoli.
(immagini tv)
(fine)