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GM: Piccin, interrogazione su chiusura anticipata della caccia

09.02.2016
13:21
(ACON) Trieste, 9 feb - COM/RCM - Mara Piccin, consigliera regionale del Gruppo Misto, attacca la Giunta Serracchiani sulla chiusura anticipata della caccia in Friuli Venezia Giulia: "Ci troviamo di fronte a una Regione totalmente piegata ai voleri di Roma. Una Regione che non ha il coraggio di alzare la testa e anzi subisce provvedimenti ingiusti. E per fortuna che dovevamo tornare a essere speciali e abbiamo pure potestà primaria in materia venatoria."

"Ci sono altre Regioni d'Italia dove l'attività venatoria è trattata con dignità e per la quale si decide di fare ricorso e combattere per far valere le proprie ragioni contro lo Stato", continua la Piccin commentando gli esiti positivi ottenuti in Liguria al ricorso avverso lo Stato, che aveva esercitato il potere sostitutivo chiudendo di fatto con 10 giorni di anticipo la caccia al tordo bottaccio. "Già lo scorso anno interessai la Giunta regionale con una interrogazione per sapere se fosse intenzionata a ricorrere contro la decisione del Governo. La risposta negativa mi lasciò molto perplessa e quest'anno lo Stato non ha nemmeno dovuto esercitare il potere sostitutivo in Friuli Venezia Giulia in quanto l'assessore ha chiuso la caccia anticipatamente".

La consigliera Piccin critica aspramente la firma del decreto di chiusura anticipata delle specie tordo bottaccio, beccaccia e cesena da parte dell'assessore Panontin, il quale "avrebbe dovuto fare ricorso alla decisione del Governo, di chiusura al 20 gennaio, al Tar che molto probabilmente, come accaduto in Liguria, gli avrebbe dato ragione sospendendo l'effetto del provvedimento governativo.

"Forse lo stesso colore politico che governa qui e Roma ha fatto sì che a Panontin venisse meno il coraggio che ha avuto il suo collega ligure.

"Presenterò un'interrogazione urgente per sapere quali siano le motivazioni che hanno indotto l'assessore a non opporre alcuna resistenza al provvedimento governativo e apprendere se la nostra Regione, dotata di un ufficio studi faunistici, sia o no in grado di fornire dati scientifici atti a confutare bizzarre tesi statali come quelle secondo le quali a fine gennaio si verificherebbe il periodo prenuziale o di riproduzione del tordo bottaccio.

"Ricordo, infine, che in altri Paesi europei, come la Francia e nel resto dei Paesi del bacino del Mediterraneo, su quella specie il prelievo viene esercitato sino al 20 febbraio".