News


V Comm: Commissione paritetica, i consiglieri regionali (3)

09.02.2016
15:54
(ACON) Trieste, 9 feb - AB - Nell'approfondimento che ne è seguito, Riccardo Riccardi (FI) e Claudio Violino (Gruppo Misto) hanno posto l'accento sull'indispensabile necessità di fare chiarezza sui rapporti finanziari - trasferimenti e spese - tra Stato e Regioni ordinarie, Stato e Regioni speciali, tra le diverse Regioni speciali. Solo così si potrà capire una volta per tutte cosa introitano, cosa e come spendono e sfatare una volta per tutte il mito che le speciali, il Friuli Venezia Giulia in particolare, godono di privilegi, di grandi flussi finanziari, quando si sa benissimo che le cose non stanno così.

Igor Gabrovec, consigliere del Pd-Slovenska skupnost e vicepresidente del Consiglio regionale, pur condividendo le argomentazioni messe sul tavolo, si è rammaricato che tra quelle a supporto della specialità non si menzionino mai le peculiarità culturali e le minoranze linguistiche - tedesca, friulana, slovena - presenti sul territorio. Invece sarebbe il caso - ha rimarcato - di insistere proprio su queste tematiche.

Pietro Paviotti (Citt) si è sentito di condividere la linea di condotta dalla Commissione paritetica nell'affrontare le questioni relative alla finanza locale e all'autonomia scolastica.

Alessandro Colautti (Ncd) ha definito quantomeno affrettato, se non addirittura un errore, l'adeguamento immediato che la Regione FVG ha fatto rispetto alle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi contenute del decreto 118 del 2011, perché si è voluto agire subito pur in una situazione non ancora ben definita. Per Colautti in tema centrale rimane quello della certezza delle entrate per la nostra regione, ma ciò attiene prima alla politica e poi, di riflesso, all'attività della Paritetica e ha auspicato una rinegoziazione del patto Padoan-Serracchiani.

La battaglia è abbastanza improba e si gioca sul livello politico - ha affermato in chiusura Renzo Tondo (AR) - e ha due momenti delicati: il clima difficile, di ostilità che si percepisce e la posizione della burocrazia, che è già abbastanza forte da condizionare certe scelte; se poi si sente supportata anche da un clima politico a lei favorevole siamo veramente messi male. La ricetta di Tondo è la ricerca di una solidarietà regionale trasversale per creare un forte contraltare con lo Stato. Anche per lui è indispensabile fare chiarezza sugli aspetti di carattere finanziario, ma senza star lì ancora a discutere se sia meglio o peggio il patto Tondo-Tremonti o il Padoan-Serracchiani.

(fine)