III Comm: illustrata pdl farmaci cannabinoidi
(ACON) Trieste, 11 feb - RCM - Cinque articoli per normare la
sperimentazione della produzione di medicinali a base di
cannabinoidi e modificare, così, la legge regionale n. 2 del 2013
sulla materia: si tratta della proposta di legge del Movimento 5
Stelle, primo firmatario Andrea Ussai, illustrata alla III
Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd) e che
sull'argomento organizzerà delle audizioni con i soggetti
maggiormente coinvolti. Presente l'assessore regionale alla
Salute, Maria Sandra Telesca.
L'articolo 1 - ha intanto spiegato lo stesso Ussai - prevede le
finalità della proposta, ovvero ridurre il costo dei medicinali a
base di cannabinoidi nel rispetto della normativa nazionale e
regionale, nonché agevolare l'accesso agli stessi.
L'articolo 2 riprende il testo di leggi già adottate in altre
Regioni e che non sono state oggetto di impugnativa
costituzionale. La Giunta regionale può autorizzare azioni
sperimentali, in forma di progetto pilota, con lo Stabilimento
chimico farmaceutico militare di Firenze o con altri soggetti
autorizzati, per produrre medicinali cannabinoidi. È previsto
che, per tali finalità, siano altresì autorizzati l'avvio di
progetti di ricerca, azioni sperimentali in collaborazione con le
Università di Udine e Trieste, associazioni degli utenti e altri
soggetti portatori di interesse o di specifiche competenze. Tali
progetti di ricerca vanno considerati come prodromici alla
produzione di sostanze e preparazioni vegetali a basa di canapa
da parte di soggetti autorizzati.
Con l'articolo 3 si sostituisce l'articolo 4 della legge
regionale 2/2013 (Modalità di erogazione dei medicinali e delle
preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità
terapeutiche) stabilendo che l'inizio del trattamento con farmaci
cannabinoidi possa avvenire sia in ambito ospedaliero o in
strutture assimilabili, sia in ambito domiciliare. La spesa resta
a carico del Servizio sanitario regionale (Ssr) solo qualora il
medico richiedente sia alle dipendenze di una struttura pubblica
e il paziente sia trattato in regime di ricovero, o soggetto a
day hospital, o percorso ambulatoriale, o in regime di assistenza
domiciliare integrata. Nel momento in cui un paziente viene
dimesso, la fornitura viene garantita sempre a carico del Ssr se
si ravvisa un'esigenza di continuità terapeutica con il ricorso
al farmaco la cui somministrazione è iniziata in ambito
ospedaliero. Si prevede, inoltre, che il trattamento avviato in
ambito domiciliare inizi o prosegua con la prescrizione redatta
da un medico di medicina generale o da un medico specialista
della Azienda sanitaria.
All'articolo 4 vi sono le disposizioni finanziarie (ipotizzati
10mila euro per far partire la sperimentazione); il 5 è l'entrata
in vigore della legge.
Roberto Novelli (FI) ha mostrato apertura all'argomento,
sicuramente da approfondire, mentre pareri già esplicitamente
positivi all'iniziativa sono stati espressi da Silvana Cremaschi
(Pd), Stefano Pustetto (Sel) e dallo stesso assessore Telesca, i
quali però hanno suggerito che la proposta vada a integrare la
legge regionale 2/2013 e tenga conto delle disposizioni che, nel
frattempo, sono entrate in vigore con lo specifico decreto
ministeriale di novembre 2015 ed entrato in vigore con il primo
gennaio 2016.
Nel frattempo è già stato reso noto che nessuna Regione d'Italia
ha iniziato alcuna sperimentazione, neppure con enti terzi mentre
è partita la fase sperimentale da parte dello stabilimento di
Firenze che prevede una fase pilota di 24 mesi e la produzione,
nel 2016, di 100 chilogrammi di cannabis che serviranno per il
fabbisogno annuale delle Regioni; che solo il ministero olandese
ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie per la produzione
di preparati a base cannabinoidi e dunque tutta Italia si
rifornisce da quel Paese; sono state 220 le ricette sino a oggi
registrate in FVG, tutte a carico dei pazienti, e che
l'orientamento è di creare un programma generale da parte di
medici specialisti, ma non di far dipendere le prescrizioni
direttamente dai medici di base.
(immagini tv)