V Comm: accolti risoluzione "Economia circolare" e regolamento teatri
(ACON) Trieste, 17 feb - RCM - La V Commissione consiliare -
presidente Vincenzo Martines (Pd) - ha esaminato la
partecipazione al processo di formazione degli atti dell'Unione
europea da esplicitare attraverso la stesura di una risoluzione,
preparata e approvata dalla IV Commissione consiliare e che ora
sarà trasmessa a Camera, Senato, Conferenza delle Assemblee
legislative e Comitato delle Regioni europee, quanto a un
pacchetto di misure sulla cosiddetta "economia circolare", la
quale prevede la modifica di sei direttive comunitarie, da quella
del 1994 sugli imballaggi a quella del 2008 sui rifiuti.
Gli impegni hanno, come meta finale, la piena attuazione delle
gerarchia dei rifiuti in tutti gli Stati membri; la diminuzione,
in termini assoluti ma anche pro capite, dei rifiuti prodotti; la
garanzia di un riciclaggio di qualità elevata; l'utilizzo dei
rifiuti riciclati quale fonte affidabile di materie prime per
l'Ue; l'attuazione dell'iniziativa "Materie prime essenziali",
che vede l'integrazione dei Piani di gestione dei rifiuti con la
gestione di queste ultime; la riduzione dei rifiuti alimentari
con l'obiettivo di un loro dimezzamento entro il 2030; una
comunicazione annuale, da parte degli Stati membri, dei dati
statistici che dovranno indicare, tra l'altro, i tempi previsti
per raggiungere i vari obiettivi.
La preoccupazione emersa, sollevata da Eleonora Frattolin (M5S),
è stata di non ostacolare i piccoli artigiani e le piccole
imprese edili nello smaltimento del materiale inerte ma di
aumentare i controlli alle cosiddette "ecomafie", ovvero alle
aziende di stampo criminoso che dello smaltimento fanno una fonte
di guadagno illegale. L'osservazione è stata accolta dai presenti
e inserita nella risoluzione finale.
La Commissione si è anche espressa favorevolmente, a maggioranza,
al regolamento stilato dall'assessore regionale Gianni Torrenti
per il finanziamento annuale della fondazione Teatro lirico
Giuseppe Verdi, dei teatri nazionali e di quelli di rilevante
interesse culturale presenti in Friuli Venezia Giulia, come
previsto nella legge regionale sulle attività culturali n. 16 del
2014.