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V Comm: approvato ddl istituzione ERPAC e norme urgenti cultura (2)

17.02.2016
18:27
(ACON) Trieste, 17 feb - MPB - Con i sì della maggioranza, il no di Forza Italia e l'astensione del M5S, la V Commissione - presieduta da Vincenzo Martines (Pd), presente l'assessore Gianni Torrenti - ha approvato il disegno di legge per "Istiuzione dell'Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione FVG - ERPAC e disposizioni urgenti in materia di cultura", come recita il nuovo titolo definito da uno dei numerosi emendamenti presentati dalla Giunta e poi accolti: essi hanno praticamente riformulato parzialmente o integralmente il maggior numero delle norme che costituivano il testo originario, integrato anche da una serie di disposizioni urgenti e suddiviso in due Capi. Stamani l'assessore illustrando il provvedimento aveva delineato le modifiche, alle quali in seguito si sono aggiunti anche alcuni emendamenti dei consiglieri della maggioranza. Le votazioni del pomeriggio hanno consentito di approfondire e precisare alcuni punti.

Relatori per l'Aula - il ddl è calendarizzato per la seduta che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 22 prossimo - saranno lo stesso Martines per la maggioranza e il forzista Rodolfo Ziberna per la minoranza.

Così con il ddl, nel I Capo dedicato all'istituzione dell'ERPAC, sono definite le modalità di gestione e valorizzazione del compendio di Villa Manin di Passariano e degli altri beni culturali, istituti e luoghi della cultura di cui la Regione è proprietaria o ha la disponibilità; viene inoltre integrata la disciplina del trasferimento delle funzioni provinciali in materia di beni culturali previsto dalla legge 26/2014 definendo in particolare le modalità di gestione e di valorizzazione di quei beni culturali originariamente di proprietà o nella disponibilità delle Province.

Finalità per le quali dal 1 giugno 2016 sarà, appunto, istituito l'Ente, con personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia scientifica, amministrativa, finanziaria e patrimoniale, sottoposto alla vigilanza e al controllo della Regione, con sede legale a Gorizia e operativa a Villa Manin, con competenze che assommano quelle attualmente dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale-IPAC (compreso l'Archivio multimediale della memoria dell'emigrazione regionale-AMMER, grazie a un emendamento di Lauri-Sel, Paviotti-Citt, Moretti e Zecchinon-Pd) e dell'Azienda Speciale Villa Manin. L'ERPAC inoltre gestirà la Scuola regionale per il restauro.

L'ente svolgerà la sua attività attuando un programma triennale elaborato sulla base degli indirizzi formulati dalla Giunta e delle indicazioni successive espresse dal previsto Comitato di indirizzo scientifico, nonchè - per quanto attiene alle collezioni site nei Musei provinciali di Gorizia - dalla Commissione speciale contemplata nel ddl. In sede di prima applicazione, l'ente svolgerà la propria attività tenendo conto della programmazione dell'IPAC e dell'Azienda Speciale Villa Manin.

Riscritto dai consiglieri Moretti, Lauri e Paviotti l'articolo che riguarda il personale dell'Ente.

Importante anche l'introduzione della norma che concerne il vincolo di tutela delle collezioni della provincia di Gorizia: infatti la Regione - riconoscendo che il legame tra i beni culturali, anche mobili, e il loro contesto di tradizionale collocazione esprime un peculiare profilo del loro valore proprio per il significato che assumono nel luogo di collocazione - punta alla salvaguardia del legame inscindibile delle collezioni dei Musei provinciali di di Gorizia con il territorio di riferimento; a questo scopo la richiesta ai competenti organi dello Stato di apporre, in sede di trasferimento dei beni stessi, un vincolo di tipo storico relazionale teso a stabilire la pertinenza delle collezioni rispetto al territorio della Provincia di Gorizia.

Accolte anche tutte le nuove disposizioni urgenti in materia di cultura, raggruppate nel Capo II del ddl, fra le quali quelle per assegnare a biblioteche e musei i contributi già decisi in finanziaria, per permettere gli interventi per il Cimitero degli Eroi di Aquileia, per confermare i contributi concessi al Comune di Spilimbergo per ristrutturare e adeguare il Cinema Teatro Miotto.

(fine)