VI Comm: adottata risoluzione su accordo Regione/MIUR-MAECI per SIS
(ACON) Trieste, 18 feb - MPB - La VI Commissione consiliare,
presieduta da Franco Codega (Pd) e presente l'assessore
competente Loredana Panariti, ha adottato la risoluzione
riguardante la delibera della Giunta relativa all'Accordo tra la
Regione, il MIUR-Ministero dell'istruzione, dell'univerità e
della ricerca e il MAECI-Ministero degli affari esteri e della
cooperazione internazionale per la valorizzazione del sistema
scientifico e dell'innovazione (SIS FVG).
Si tratta di un accordo che costituisce sviluppo ed evoluzione
del precedente accordo per il coordinamento dei centri di ricerca
della regione, per rispondere alle esigenze e ai nuovi obiettivi
individuati dagli enti che lo sottoscrivono. Il precedente era
stato siglato nel gennaio 2004 con l'obiettivo di rafforzare la
massa critica dei centri di ricerca presenti in Friuli Venezia
Giulia per promuovere fra di essi maggiori sinergie e aumentare
il loro contributo allo sviluppo della scienza e della
tecnologia.
Questo Accordo, con sullo sfondo il Programma nazionale di
ricerca-PNR 2015/2020, considerando l'esigenza sentita a livello
nazionale di razionalizzare e valorizzare gli enti pubblici di
ricerca, si pone l'obiettivo a livello regionale di costituire
una "rete scientifica di eccellenza" affinchè le istituzioni
scientifiche di valenza nazionale e internazionale che operano in
FVG (università, enti pubblici di ricerca ed enti
internazionali), possano attuare - aderendovi e partecipandovi -
un migliore coordinamento delle attività scientifiche attraverso
una condivisione di servizi, infrastrutture di ricerca per
aumentare la propria capacità di azione, attrattività e
competitività a livello nazionale e internazionale. Inoltre, di
favorire il migliore collegamento tra il sistema scientifico e le
realtà economiche e territoriali, nonchè la divulgazione
tecnico-scientifica e la diffusione della conoscenza
sull'innovazione. Da considerare il dato che la rete dei centri
di ricerca della nostra regione è un punto di forza per lo
sviluppo e registra la presenza di circa 9500 ricercatori, per il
52% stranieri.