Sussidiarietà e dialogo politico: intervento pres. Iacop al Senato
(ACON) Trieste, 19 feb - MPB - Better regulation e prospettive
delle Assemblee regionali nell'ambito del monitoraggio del
rispetto del principio di sussidiarietà della legislazione
europea e del dialogo politico con i livelli nazionali ed
europeo, al centro dell'intervento del presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop che nella sua
veste di coordinatore della Conferenza delle Assemblee
legislative regionali e di membro della Commissione Cittadinanza,
Governance e Affari istituzionali ed Esterni del Comitato delle
Regioni ha partecipato oggi a Roma all'incontro organizzato a
Palazzo Madama proprio dalla Conferenza dei Consigli regionali in
collaborazione con il Comitato delle Regioni e il Senato: un
appuntamento formativo e di approfondimento per un l'argomento
affrontato da diverse angolature con numerosi contributi di
politici e tecnici.
Una iniziativa - ha sottolineato Iacop - che costituisce il primo
momento comune per dare seguito alla firma del Protocollo
d'intesa - siglato lo scorso dicembre - tra Senato e Conferenza
delle Assemblee regionali per afforzare i legami esistenti
attraverso una collaborazione sistematica in settori correlati
alle politiche legislative regionali, nazionali ed europee.
Il controllo di sussidiarietà e il dialogo politico di parte
regionale saranno notevolmente rafforzati dalla riforma
costituzionale perchè - ha evidenziato Iacop, facendo riferimento
agli elementi di contenuto e procedurali presenti in essa - il
nuovo Senato rappresentativo dei territori porterà direttamente
la loro voce. L'incidenza della formazione, la precisione
attuativa e il rigore della valutazione delle politiche sono poi
gli elementi chiave del procedimento di interpolazione che
porterà le nuove Regioni e il futuro Senato a svolgere pienamente
il ruolo assegnato nella partecipazione al processo decisionale
europeo. Ma - ha aggiunto Iacop ricordando anche la
collaborazione tra Conferenza e Senato per l'avvio di un master
in analisi e valutazione delle politiche pubbliche - è necessario
che la componente europea dell'analisi delle politiche
legislative divenga parte di un processo e una conoscenza
strutturati nelle regioni.
Tre i punti sui quali ha insistito ancora Iacop: la piattaforma
REFIT per mantenere un dialogo continuo con gli Stati membri e le
parti interessate sul miglioramento della legislazione e che vede
il Comitato delle Regioni e le istituzioni regionali e locali in
esso rappresentate tra gli stakeholders, ovvero tra i portatori
di interessi particolari; l'impegno a favore di una maggiore
trasparenza del processo decisionale europeo che dovrebbe
tradursi nell'istituzione di un registro obbligatorio comune tra
Commissione, Consiglio e Parlamento europeo; infine, l'importanza
che nella implementazione della legislazione dei nostri territori
e in relazione alla sussidiarietà assume la cosiddetta "better
regulation" (traducibile con la locuzione "legiferare meglio")
ovvero la modalità di costruzione delle leggi sia coinvolgendo
inizialmente i portatori di interessi, sia sviluppando una
valutazione dell'impatto delle politiche pubbliche che accompagni
l'intera vita delle leggi, dai risultati che ci si propone di
ottenere ai traguardi effettivamente raggiunti.
Uno scenario di partnership in divenire, da costruire con
proposte e iniziative, e che tuttavia non può non tenere conto -
ha sottolineato in chiusura Iacop - della crisi globale che
l'Europa delle Nazioni sta attraversando, con l'emergenza
migratoria in atto, le minacce di uscita della Gran Bretagna
dall'Ue e le prospettive di un infuocato dibattito sulla politica
di coesione post 2020, e che richiederebbe il coraggio e la
lungimiranza degli europeisti dalla prima ora.
Il prezzo della non Europa sarebbe una catastrofe per tutti noi
cittadini europei - ha concluso Iacop esprimendo infine il
rammarico che nel quadro del dibattito da poco iniziato sul
rilancio del progetto europeo sia stato soltanto il Comitato
delle Regioni nella sua Risoluzione sul futuro dell'Europa a
sottolineare che l'approfondimento democratico passa anche dalle
Regioni.
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