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Misto: Piccin, tre migliorie a legge di riforma del terziario

19.02.2016
15:52
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/RCM - Tre emendamenti per altrettante migliorie alla legge di riforma del terziario: li presenterà Mara Piccin, consigliera regionale del Gruppo Misto, per chiedere che il provvedimento contempli la previsione di 12 chiusure domenicali ogni anno, che sia istituito lo strumento della diffida amministrativa già previsto in altre Regioni e che il commercio ambulante sia soggetto alla presentazione del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) a tutela di coloro che esercitano regolarmente la propria attività.

Quello delle chiusure domenicali e del giusto riposo dei lavoratori è un tema che mi è sempre stato a cuore - spiega la consigliera -, e la volontà di questa maggioranza di introdurre un pacchetto di giornate festive a chiusura obbligatoria non può che trovare il mio pieno appoggio. La battaglia è prima di tutto sociale. Il tetto perciò deve valere senza deroghe per nessuno, grande distribuzione compresa: spetterà poi, eventualmente, ai centri commerciali di una stessa area mettersi d'accordo per garantire il servizio ai cittadini ogni domenica, Pasqua esclusa naturalmente.

Se vogliamo esercitare appieno la nostra specialità - pensa la Piccin -, dobbiamo innanzitutto distinguerci dalla normativa nazionale, figlia di un liberismo cieco, che non tiene minimamente conto dei risvolti sociali di una deregulation selvaggia che sta stravolgendo il rapporto tempo-famiglia per centinaia e centinaia di dipendenti costretti a fare i forzati della domenica. La Regione Friuli Venezia Giulia deve dare l'esempio e invertire la tendenza.

Il secondo emendamento riguarda la previsione della diffida amministrativa nell'ordinamento regionale. Si tratta di un istituto della semplificazione - continua la Piccin - e di incoraggiamento a chi vuol fare impresa o avviare un'attività economica. La cronaca ci racconta di un numero sempre crescente di casi di chiusura di esercizi commerciali incorsi in sanzioni onerose. Le multe di natura amministrativa possono però essere evitate con lo strumento della diffida, ossia il "cartellino giallo" che il Comune potrebbe comminare permettendo al titolare di mettersi in regola entro un determinato periodo di tempo nei casi di cartelli dimenticati, avvisi perduti o timbri non corretti.

Infine, la questione ambulanti. Spiega la proponente: "Il settore è in difficoltà perché alla crisi, che ha comunque fatto calare la capacità di spesa della clientela, si è sommato negli ultimi anni l'effetto negativo di una concorrenza sleale da parte di operatori abusivi o operanti completamente al di fuori delle regole. Per questo si propone di introdurre il requisito della presentazione del Durc, in sede di Scia, per attestare la regolarità contributiva nei confronti di Inps, Inail o di altri istituti previdenziali: se l'emendamento venisse approvato, la partecipazione da parte di imprese a mercati, mercati straordinari, fiere e manifestazioni straordinarie su aree pubbliche sarebbe subordinata alla verifica della regolarità contributiva. E solo chi lavora come si deve potrebbe operare sulle nostre piazze che talvolta oggi sono ridotte a un vero e proprio Far West commerciale."