Misto: Piccin, tre migliorie a legge di riforma del terziario
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/RCM - Tre emendamenti per
altrettante migliorie alla legge di riforma del terziario: li
presenterà Mara Piccin, consigliera regionale del Gruppo Misto,
per chiedere che il provvedimento contempli la previsione di 12
chiusure domenicali ogni anno, che sia istituito lo strumento
della diffida amministrativa già previsto in altre Regioni e che
il commercio ambulante sia soggetto alla presentazione del Durc
(Documento unico di regolarità contributiva) a tutela di coloro
che esercitano regolarmente la propria attività.
Quello delle chiusure domenicali e del giusto riposo dei
lavoratori è un tema che mi è sempre stato a cuore - spiega la
consigliera -, e la volontà di questa maggioranza di introdurre
un pacchetto di giornate festive a chiusura obbligatoria non può
che trovare il mio pieno appoggio. La battaglia è prima di tutto
sociale. Il tetto perciò deve valere senza deroghe per nessuno,
grande distribuzione compresa: spetterà poi, eventualmente, ai
centri commerciali di una stessa area mettersi d'accordo per
garantire il servizio ai cittadini ogni domenica, Pasqua esclusa
naturalmente.
Se vogliamo esercitare appieno la nostra specialità - pensa la
Piccin -, dobbiamo innanzitutto distinguerci dalla normativa
nazionale, figlia di un liberismo cieco, che non tiene
minimamente conto dei risvolti sociali di una deregulation
selvaggia che sta stravolgendo il rapporto tempo-famiglia per
centinaia e centinaia di dipendenti costretti a fare i forzati
della domenica. La Regione Friuli Venezia Giulia deve dare
l'esempio e invertire la tendenza.
Il secondo emendamento riguarda la previsione della diffida
amministrativa nell'ordinamento regionale. Si tratta di un
istituto della semplificazione - continua la Piccin - e di
incoraggiamento a chi vuol fare impresa o avviare un'attività
economica. La cronaca ci racconta di un numero sempre crescente
di casi di chiusura di esercizi commerciali incorsi in sanzioni
onerose. Le multe di natura amministrativa possono però essere
evitate con lo strumento della diffida, ossia il "cartellino
giallo" che il Comune potrebbe comminare permettendo al titolare
di mettersi in regola entro un determinato periodo di tempo nei
casi di cartelli dimenticati, avvisi perduti o timbri non
corretti.
Infine, la questione ambulanti. Spiega la proponente: "Il settore
è in difficoltà perché alla crisi, che ha comunque fatto calare
la capacità di spesa della clientela, si è sommato negli ultimi
anni l'effetto negativo di una concorrenza sleale da parte di
operatori abusivi o operanti completamente al di fuori delle
regole. Per questo si propone di introdurre il requisito della
presentazione del Durc, in sede di Scia, per attestare la
regolarità contributiva nei confronti di Inps, Inail o di altri
istituti previdenziali: se l'emendamento venisse approvato, la
partecipazione da parte di imprese a mercati, mercati
straordinari, fiere e manifestazioni straordinarie su aree
pubbliche sarebbe subordinata alla verifica della regolarità
contributiva. E solo chi lavora come si deve potrebbe operare
sulle nostre piazze che talvolta oggi sono ridotte a un vero e
proprio Far West commerciale."