FdI/AN-LN: Ciriani e Zilli, su aperture domenicali no leggi spot
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/AB - "Non presteremo il fianco a
norme solo di facciata: se la Giunta vuole fare una battaglia
sulle aperture selvagge ben venga, ma che sia una battaglia seria
e non una legge spot".
Luca Ciriani (FdI/AN) e Barbara Zilli (LN) coralmente criticano
il ddl 129 sul commercio che sarà discusso in Consiglio regionale
questa settimana.
"Se è vero quanto dice l'assessore Bolzonello, e cioè che le
aperture selvagge penalizzano i lavoratori e il piccolo
commercio, allora abbia il coraggio di modificare la norma fino
in fondo. Non ha senso lavarsene le mani scaricando la palla
della decisione ultima sulle domeniche al Consiglio e prevedendo
un'entrata in vigore differita a ottobre in attesa
dell'impugnativa, tanto sappiamo che la norma verrà impugnata dal
Governo nazionale che ha competenza in materia".
"La legge - continua Ciriani - dovrebbe essere applicata subito,
impugnativa o no. Arriveranno di certo i ricorsi, ma si potrà
dire di aver posto seriamente una questione importante. Una norma
che da un colpo alla grande distribuzione e allo stesso tempo ai
lavoratori è solo furbizia".
Dello stesso avviso la leghista Barbara Zilli e afferma che "il
provvedimento è timido: se Giunta e maggioranza avessero voluto
dare un segnale forte avrebbero affrontato il tema delle
domeniche già nel disegno di legge e non rimandando la decisione
al Consiglio, aggirando di fatto l'ostacolo. Quello delle
aperture domenicali è tema da sempre caro alla Lega. Noi
chiederemo l'applicazione della legge in vigore, che prevedeva
soltanto 29 aperture domenicali oltre ai festivi".
"La presidente Serracchiani - continua - faccia una battaglia
seria e inizi sollecitando il Governo a togliere dal cassetto le
proposte di legge sulle chiusure domenicali che giacciono in
Senato. Inoltre, riprenda in mano la proposta di referendum
abrogativo del decreto Salva-Italia targato Monti che era stata
avanzata da quattro Consigli regionali nel 2014: Veneto,
Lombardia, Umbria e Abruzzo. Mancava soltanto una regione per
poterlo chiedere. Se Serracchiani non vuole farsi serva della
grande distribuzione riprenda in mano questo strumento e si
attivi su Roma".
Gli emendamenti che i due consiglieri proporranno, quindi
"puntano al mantenimento della legge Ciriani e alla sua
applicazione. Le battaglie vanno fatte seriamente e non
utilizzando il Consiglio come foglia di fico soltanto quando fa
comodo".