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CR: ddl Erpac, relatore maggioranza Martines (1)

22.02.2016
14:29
(ACON) Trieste, 22 feb - MPB - Il disegno di legge 137 sull'istituzione dell'Ente per il patrimonio culturale della Regione Friuli Venezia Giulia-Erpac, contenente anche norme urgenti in materia di cultura, è l'argomento dell'odierna seduta del Consiglio regionale in convocazione pomeridiana. L'Aula tornerà a riunirsi con altri argomenti per le intere giornate di domani, mercoledì e giovedì.

Ad aprire i lavori il relatore di maggioranza Vincenzo Martines (Pd), che ritiene il provvedimento uno strumento volto a realizzare una riorganizzazione della Amministrazione regionale e una generale riconsiderazione dell'approccio della Regione alla gestione dell'importante patrimonio culturale presente nel nostro territorio, anche in conseguenza del subentro nelle funzioni provinciali in materia determinato dalla legge regionale 26 del 2014 sul riordino del sistema Regione-Autonomie locali, che riguarda pure l'ordinamento delle Uti e la riallocazione di funzioni amministrative.

Infatti la legge 26 - ha ricordato Martines - comporta, tra l'altro, il passaggio in proprietà alla Regione di nuovi luoghi e istituti della cultura, anche di ingente valore, come il complesso dei Musei Provinciali di Gorizia. Tale circostanza, insieme al fatto che attualmente si assiste alla coesistenza di enti diversi (l'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia e l'Azienda speciale Villa Manin) che, tuttavia, svolgono funzioni complementari in materia di beni culturali, comporta la necessità di introdurre un nuovo modello organizzativo dei beni culturali regionali mediante la creazione di un ente regionale che rappresenti un polo di eccellenza per conservazione, restauro, gestione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.

Il relatore si è soffermato sugli ultimi passaggi che hanno riguardato il provvedimento con il deposito, il 16 febbraio, da parte dell'assessore Torrenti in vista dell'esame in Commissione, di una serie di emendamenti - quale conseguenza dei suoi molteplici incontri con i soggetti istituzionalmente coinvolti nella riorganizzazione contenuta nel testo - relativi alla specifica situazione derivante dal trasferimento del complesso dei Musei Provinciali di Gorizia alla Regione, mentre altre modifiche riguardano norme riconosciute di carattere urgente in materia di cultura.

Martines ha anche ricordato che su sua esplicita richiesta si è passati il giorno successivo alla contestuale illustrazione del ddl e degli emendamenti depositati, alla presenza anche dei soggetti chiamati in audizione - rappresentanti del Comune di Gorizia e di Gradisca d'Isonzo, della Provincia di Gorizia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia - considerando ciò opportuno, dato che le proposte emendative riguardavano principalmente i Musei Provinciali di Gorizia.

Il relatore ha quindi riassunto i contenuti principali del testo passato da 20 a 32 articoli, suddivisi ora in due distinti Capi, dei quali il I riguarda specificatamente l'Erpac, mentre il II una serie di disposizioni urgenti introdotte con emendamenti e le norme finali.

Così Martines si è soffermato in particolare sulla governance dell'Erpac, che risulta composta da: un direttore generale, rappresentante legale dell'ente e con incarico conferito con contratto di diritto privato a tempo determinato, con le modalità e i criteri previsti per i direttori centrali dell'Amministrazione regionale (articoli 7, 8 e 13); un servizio affari generali unico e comune alle (tre) specifiche strutture organizzative dell'Ente, competenti a realizzare le finalità della legge e al vertice delle quali, a regime, è espressamente indicato che gli incarichi dirigenziali vengano conferiti a persone dotate di qualificazione professionale e di comprovata esperienza in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali (12); un Revisore unico dei conti (7, 9 e 13); un Comitato d'indirizzo scientifico (10), composto da 9 membri, tra esperti e rappresentanti istituzionali, il cui compito principale è quello di fornire all'Ente una specifica e qualificata consulenza scientifica, specie nel procedimento di elaborazione e adozione del programma triennale di attività dell'Ente (5).

Con specifica attenzione per il complesso dei Musei Provinciali di Gorizia è prevista la costituzione di una Commissione speciale (11), composta da tre esperti designati dall'Isontino, da un esperto in materia di turismo e dal Direttore centrale della Direzione regionale competente in materia di cultura, istituita per valorizzare peculiarità e valenza storica del compendio dei Musei; prevista inoltre un'apposita tutela pertinenziale delle collezioni della Provincia di Gorizia, con un vincolo giuridico affinché non possano in alcun caso essere trasferite stabilmente al di fuori del territorio dei Comuni parte dell'attuale Provincia di Gorizia (17).

(immagini tv)

(segue)