News


CR: riordino funzioni Province, relatore minoranza Ziberna (6)

23.02.2016
13:12
(ACON) Trieste, 23 feb - MPB - Rodolfo Ziberna (FI), secondo relatore di minoranza, ha esordito ricordando che in Commissione il ddl presentato è stato poi stravolto dagli emendamenti portati dall'assessore, secondo "la prassi scorretta di questa Giunta di modificare le carte in tavola"; diverse sono state le proposte di miglioramento che abbiamo formulato all'assessore, che ha assicurato di voler verificarne l'accoglimento, anche se parziale, nei giorni che ci separavano dall'Aula: valuteremo se e in quale misura ciò è accaduto.

Così Ziberna ha ricordato, tra le diverse proposte, quella di dar vita, nel mentre viene soppresso l'Osservatorio regionale sulla sicurezza integrata, a un soggetto che possa rappresentare luogo di sintesi delle proposte e criticità in tema di sicurezza: senza dubbio i compiti della Regione in questo ambito sono estremamente circoscritti, rispetto alle altre forze di polizia, ma - ha fatto notare il relatore - va rilevato come la polizia locale sia presente in modo capillare sul territorio; sarebbe un vero peccato non mettere in rete queste competenze, queste esperienze, queste vere e proprie risorse. Da qui la ragione per cui abbiamo proposto un tavolo, estremamente snello, costituito dalle forze di polizia, inclusa quella locale, dalle prefetture, ma anche dalla scuola e dagli enti locali, in grado di rappresentare punto di riferimento, luogo in cui far convergere esperienze, istanze, proposte.

Sconcertanti invece per il relatore gli emendamenti con cui la Giunta regionale interviene una volta di più sulle norme che disciplinano le Uti. Così ricordando che circa il 40% dei Comuni non ha condiviso una parte o l'altra della legge di riforma, Ziberna ha sottolineato che ha dell'incredibile ciò che si sta per realizzare nella nostra regione: Uti zoppe con diversi Comuni ciascuna che non hanno approvato gli statuti: un caos amministrativo e gestionale sino al pronunciamento del TAR. Dal 1° luglio avremo Comuni che eserciteranno funzioni in forma associata e altri che non lo faranno, fatta peraltro eccezione per i servizi gestiti dagli ambiti socioassistenziali.

Con questa legge si intende confermare il regime punitivo per i Comuni che non avranno adempiuto entro il prossimo 15 aprile, applicando loro penalizzazioni e, conseguentemente, ai loro cittadini. Insomma, la Giunta ha deciso che vi sono in regione cittadini di serie A e di serie B.

Prova di quello che Ziberna ha definito un ricatto è il vincolo di destinazione previsto per le risorse attualmente stanziate nel fondo di perequazione che verranno usate solo dai Comuni facenti parte di Unioni, i quali fruiranno essi soli di quanto residuerà dal mancato uso da parte dei Comuni non facenti parte perché lo spostamento nel fondo per gli investimenti cambierà allocazione ma non i fruitori. La scelta della Regione pertanto è quella di mantenere sotto assedio i Comuni dissenzienti, indifferente al fatto che essi siano poco meno della metà dei Comuni in tutta la regione. In più - ha osservato Ziberna - poco importa alla Giunta sottoporre al parere del CAL i suoi ultimi emendamenti, vista la mancanza di tempo oggettiva per consentire a esso una valutazione.

Forza Italia intende denunciare questa arroganza e il neocentralismo e per questo - ha concluso Ziberna - ha depositato emendamenti volti innanzitutto ad abrogare la legge regionale 26/2014 e, in subordine, le modifiche apportate dalla Giunta con gli ultimi emendamenti alla LR 26/2014. Ha quindi preso il via il dibattito generale.

(segue)