Sel: Pustetto, chiudere punto nascita Latisana solo effimera bandiera
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/RCM - A seguito
dell'interrogazione fatta dal consigliere regionale di Sel
Stefano Pustetto in merito ai punti nascita di Latisana e
Palmanova, l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra
Telesca, aveva promesso un approfondimento ispettivo.
La risposta ricevuta in Aula ha però stupito il consigliere, che
così commenta: "In Aula, a fronte di una risposta
deludente/reticente dell'assessore, avevo chiesto se un direttore
generale avesse la potestà di omettere parti di una relazione
tecnica o se, al contrario, i consiglieri regionali avessero il
diritto di essere adeguatamente informati nel corso di
un'audizione formalmente convocata, perché solo avendo presente
il quadro generale della situazione le scelte possono dirsi
ponderate.
"L'assessore Telesca non solo è sfuggita alla mia esplicita
richiesta di sfiduciare il direttore generale in causa, ma nella
nota di accompagnamento alla relazione non vi è nessuna
assunzione di responsabilità politica di quanto accaduto:
considero infatti fantascientifico che le scelte comunicative,
operative e gestionali di un direttore generale non siano
preventivamente concordate con i massimi vertici politici della
Regione.
"Venendo poi alla relazione tecnica, una volta di più si omette
di dire che il secondo lotto di lavori da fare all'ospedale di
Palmanova (priorità 2) ammontano a 870.000 euro e non sono lavori
marginali visto che, fra l'altro, si tratterebbe di sostituire
gli impianti di aerazione della ginecologia e della pediatria.
"L'unica ammissione, anche se scritta in modo che possano capire
solo gli addetti ai lavori, è quella che, per mettere a norma
l'impianto che garantisce il ricambio di aria nelle sale
operatorie di Palmanova, le stesse andranno chiuse per 30 giorni.
Cioè si chiudono le nuovissime (e a norma) sale di Latisana e, in
attesa della messa a norma delle sale di Palmanova, verranno
utilizzate altre sale operatorie di Ialmicco, non dedicate,
peraltro dislocate lontano dal reparto e prive dei bagni per le
pazienti.
"Concludendo, la scelta di chiudere il punto nascita di Latisana
a fronte del numero crescente dei nati, dell'improvvisa comparsa
di ben 16 pediatri, delle necessità di garantire anche nelle
periferie della regione servizi adeguati e non ultimo dei costi
di adeguamento della struttura di Palmanova, appare sempre di più
incomprensibile e motivata solo dal tentativo di piantare
l'ennesima, effimera, bandierina".