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Sel: Pustetto, chiudere punto nascita Latisana solo effimera bandiera

23.02.2016
15:06
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/RCM - A seguito dell'interrogazione fatta dal consigliere regionale di Sel Stefano Pustetto in merito ai punti nascita di Latisana e Palmanova, l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, aveva promesso un approfondimento ispettivo.

La risposta ricevuta in Aula ha però stupito il consigliere, che così commenta: "In Aula, a fronte di una risposta deludente/reticente dell'assessore, avevo chiesto se un direttore generale avesse la potestà di omettere parti di una relazione tecnica o se, al contrario, i consiglieri regionali avessero il diritto di essere adeguatamente informati nel corso di un'audizione formalmente convocata, perché solo avendo presente il quadro generale della situazione le scelte possono dirsi ponderate.

"L'assessore Telesca non solo è sfuggita alla mia esplicita richiesta di sfiduciare il direttore generale in causa, ma nella nota di accompagnamento alla relazione non vi è nessuna assunzione di responsabilità politica di quanto accaduto: considero infatti fantascientifico che le scelte comunicative, operative e gestionali di un direttore generale non siano preventivamente concordate con i massimi vertici politici della Regione.

"Venendo poi alla relazione tecnica, una volta di più si omette di dire che il secondo lotto di lavori da fare all'ospedale di Palmanova (priorità 2) ammontano a 870.000 euro e non sono lavori marginali visto che, fra l'altro, si tratterebbe di sostituire gli impianti di aerazione della ginecologia e della pediatria.

"L'unica ammissione, anche se scritta in modo che possano capire solo gli addetti ai lavori, è quella che, per mettere a norma l'impianto che garantisce il ricambio di aria nelle sale operatorie di Palmanova, le stesse andranno chiuse per 30 giorni. Cioè si chiudono le nuovissime (e a norma) sale di Latisana e, in attesa della messa a norma delle sale di Palmanova, verranno utilizzate altre sale operatorie di Ialmicco, non dedicate, peraltro dislocate lontano dal reparto e prive dei bagni per le pazienti.

"Concludendo, la scelta di chiudere il punto nascita di Latisana a fronte del numero crescente dei nati, dell'improvvisa comparsa di ben 16 pediatri, delle necessità di garantire anche nelle periferie della regione servizi adeguati e non ultimo dei costi di adeguamento della struttura di Palmanova, appare sempre di più incomprensibile e motivata solo dal tentativo di piantare l'ennesima, effimera, bandierina".