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CR: funzioni Province, Panontin e Serracchiani, fine lavori (8)

23.02.2016
18:40
(ACON) Trieste, 23 feb - MPB/AB - Dopo gli interventi dei consiglieri nel dibattito generale e prima delle repliche dei relatori, l'assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin ha articolato il suo intervenuto in due parti. La prima - ha poi spiegato citando nomi e date - è un collage di virgolettati di chi oggi è all'opposizione e avversa la legge. Mettendo a confronto quanto si dice oggi e si diceva allora appare chiaro l'ostruzionismo.

Così ha snocciolato frasi come quelle in cui si evidenzia come attraverso l'associazionismo si difenda il ruolo storico dei piccoli Comuni; come l'obiettivo della riforma sia rafforzare i servizi attraverso forme associative stabili e che la forma più idonea sia stata ravvisata nell'Unione; come la sfida fosse quella di mettere insieme le esigenze dei piccoli Comuni con quelle dei grandi; come l'Unione, in quanto entità forte e decisiva, consentirà ai Comuni di pesare di più; come in questo modo siano stati chiamati i Comuni a disciplinarsi per raggiungere dimensioni consistenti; come le risposte non vengano date solo dal sindaco ma da una intera comunità; come si faccia un passaggio culturale.

Una premessa di citazioni per dire, nella seconda parte, di aver fornito dettagliate motivazioni sulle scelte fatte (in un volume dal titolo "Il percorso della riforma" di quasi 200 pagine, distribuito a tutti i soggetti interessati e anche disponibile on line sul portale delle Autonomie locali) e che la riforma andava fatta già nella legislatura Tondo, ma che è stata lasciata indietro.

Non è stata questa Giunta né questa maggioranza a impantanare la riforma: non solo è stata ferita l'autorevolezza di quest'Aula e del legislatore regionale minando alle fondamenta il concetto stesso di autonomia e specialità, ma è stato perso inutilmente un semestre, regalato a chi non vuole cambiare, né superare campanilismi o rendite territoriali, a chi cerca cavilli burocratici, a chi vuol fare campagne elettorali. Con un appello al senso di responsabilità vi chiedo - ha concluso l'assessore - di non giocare sulla pelle dei cittadini, di correggere le storture, ma di non aver paura del cambiamento.

Quando si fa politica, ha poi detto la presidente della Regione Debora Serracchiani riferendosi alle troppe osservazioni inesatte giunte dai banchi dell'opposizione, la superficialità di certe frasi andrebbe evitata.

La presidente ha infine richiamato la Carta delle Autonomie del 2010, sottoscritta allora da diversi ministri FI e LN, e in particolare quanto riguarda l'esercizio delle funzioni poi parzialmente ripreso dalla legge Delrio, per dire che oggi non ci si inventa nulla di nuovo e quel che le opposizioni avversano era scritto su un documento che le loro stesse parti politiche avevano scritto e approvato.

Con questo si sono conclusi i lavori odierni. L'esame dell'articolato riprenderà domani mattina dopo il Question Time.

(fine)