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Sel: Lauri, riforma enti lcali, ampliata tutela comunità slovena

24.02.2016
19:36
(ACON)Trieste, 24 feb - COM/MPB - "Come Gruppo di Sel esprimiamo grande soddisfazione per l'approvazione di un nostro emendamento modificato poi dalla Giunta, con cui assieme ai colleghi Ukmar e Gabrovec abbiamo rafforzato l'identità della comunità slovena all'interno delle UTI anche prevedendo l'obbligo - simbolicamente importantissimo - di redarre gli Statuti in lingua slovena e di utilizzare la denominazione slovena dell'UTI all'interno dei Comuni in cui si applica la legge "38". Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del gruppo consigliare di Sel, commentando l'accoglimento - con modifiche - di un emendamento con cui si stabilisce che gli statuti delle Unioni che includono almeno un Comune dell'ambito territoriale di cui all' art.4 della legge 38/2001, siano redatti anche in lingua slovena e che nel territorio dei Comuni dell'ambito territoriale di cui all' articolo 4 delle legge 38/2001 è stabilito l'uso delle denominazione dell'Unione anche in lingua slovena". Con questo subemendamento tale previsione è stata poi estesa anche ai Comuni friulanofoni e germanofoni.

"Come è noto, fra i Comuni che non hanno approvato gli statuti o che al momento hanno deciso ancora di non aderire alle UTI si sommano diverse posizioni: chi nel centrodestra contesta la Riforma in toto ma anche altri per i quali la contrarietà si è concentrata su aspetti specifici della legge", ha continuato Lauri.

"Il Consiglio sa bene che uno dei temi che ha preoccupato le comunità locali di questa regione è il fatto che nella legge sulle Uti, il punto di vista dell'identità del territorio e in particolare il tema dell'identità culturale e linguistica della comunità slovena, non sia stata tenuta nella dovuta considerazione. Una delle preoccupazioni è stata quella che dentro un contesto di Unioni Territoriali Intercomunali dove convivono più comunità, le specificità e l'identità e il diritto di tutela - internazionalmente riconosciuto delle Comunità slovena in Italia - potesse dissolversi dentro una unione territoriale nella quale cambia la composizione demografica e culturale prevalente di quella comunità.

"Questa modifica, unitamente agli elementi di flessibilità sull'avvio delle UTI introdotti dall'Aula, e alla discussione del fondo di perequazione per il 2015, consente alla riforma di fare un buon passo in avanti disponendosi anche a interloquire con le proposte di ulteriori modifiche avanzate dall' ANCI".