News


CR: riordino settore terziario, relatore minoranza Ciriani (3)

25.02.2016
10:48
(ACON) Trieste, 25 feb - RCM - Con il disegno di legge n. 129 di semplificazione della normativa relativa al settore terziario e per l'incentivazione di quest'ultimo - è l'incipit del relatore di minoranza, Luca Ciriani (FdI/AN) -, si vuole innovare i settori del commercio, del turismo e dei servizi, anche introducendo linee di finanziamento in loro favore.

Ciriani ricorda che si va a incidere ancora una volta sulla legge regionale n. 29 del 2005 (Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande), che già interviene sulla LR 2/2002. E tra le priorità del ddl 129, il consigliere menziona le misure specifiche per il terziario, con lo sviluppo del turismo, dell'interporto di Pordenone e dell'insediamento delle imprese.

Quanto alla chiusura degli esercizi commerciali, Ciriani evidenzia che la disposizione vigente, di fatto disapplicata per contrasto con la normativa statale, prevede la chiusura obbligatoria nei giorni domenicali e festivi, fatta salva la possibilità di deroga nel mese di dicembre e fino a un massimo di ulteriori 25 giornate domenicali e festive. La proposta stabilisce invece 9 festività di chiusura obbligatoria (1 gennaio, Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 25 e 26 dicembre), pur nell'ambito del riconoscimento del principio per cui l'esercizio del commercio al dettaglio in sede fissa si svolge senza limiti riguardanti le giornate di apertura e chiusura. L'efficacia della norma decorrerà dall'1 ottobre 2016.

Siamo favorevoli alle 9 giornate di chiusura obbligatoria, ma la Giunta - avverte Ciriani - deve fare una forte azione con i parlamentari regionali affinché trasformino questa norma in un emendamento di legge nazionale e la facciano inserire nella prima legge utile affinché venga riconosciuta. Altrimenti la Giunta da un lato rasserena sindacati e personale facendo vedere un impegno nei loro confronti, dall'altro strizza l'occhio alla grande distribuzione, conscia che non cambierà nulla. L'invito preciso è che la presidente della Regione convochi urgentemente i parlamentari del FVG, che sono anche maggioranza nel Governo nazionale, affinché questo disegno di legge non resti pura finzione, ma serva per regolamentare le chiusure e sia un aiuto concreto ai centri storici mettendo un freno alla proliferazione dei centri commerciali.

L'istituzione di un unico Centro di assistenza tecnica alle imprese del terziario (Catt FVG) non sembrerebbe, poi, fugare i dubbi relativi all'area dell'erogazione dei contributi alle imprese, persistendo limitazioni sia alla trasparenza che alla rappresentatività, stabilendo un'eccessiva concentrazione di potere delegato di spesa a favore di un unico soggetto.

Passando all'analisi dell'adeguamento tecnico della legge regionale 29/2005 quanto a distribuzione di alimenti e bevande da attività in sede fissa, commercio nelle aree pubbliche da parte dei mercati, localizzazione dei posteggi, fiere, sagre e manifestazioni temporanee. Ciriani fa presente che oggi nei Comuni classificati come località a prevalente economia turistica identificati in Lignano Sabbiadoro e Grado, gli esercenti determinano liberamente orari e giornate di chiusura degli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa. Con la modifica proposta si mantiene tale principio, ma si abroga la possibilità di fare altrettanto da parte di altri Comuni. Così rimane irrisolto il problema dei capoluoghi di Provincia e delle località turistiche montane.

Certamente dopo molti anni di crisi del settore terziario, quale coda lunga della più ampia crisi economica di questi anni, ci si aspettava qualcosa di più da parte della Giunta - chiosa Ciriani. Quindi il nostro voto di astensione in Commissione andrà rivisto a seguito dei lavori d'Aula, anche se rimaniamo pessimisti circa la possibilità di tale provvedimento di evitare la desertificazione dei centri urbani, con la continua chiusura di attività commerciali e del terziario.

(immagini tv) (segue)