CR: inaugurata mostra "Maschere tra tradizione e innovazione"
(ACON) Trieste, 25 feb - MPB - "Maschere, tra tradizione e
innovazione": un unico titolo per una duplice rassegna in cui da
un lato si racconta l'esperienza di costruire maschere secondo
arte e tecnica che nel tempo hanno visto il passaggio "dalla
cartapesta alla fibra di carbonio", e dall'altro si documenta
l'antica tradizione delle maschere tarcentine dei "Tomats che non
tramontano".
L'esposizione - realizzata dal Consiglio regionale con il
patrocinio della Città di Tarcento e dei Comuni di Cassacco e di
Castions di Strada, in collaborazione i sodalizi "Lis Mascaris"
di Morsano di Strada e "I Mascarars di Tarcint" coordinati
dall'Associazione "Storie dai Longobards" che da quasi trent'anni
opera per divulgare la storia, l'arte e le tradizioni locali del
Friuli Venezia Giulia - è stata inaugurata dal presidente
dell'Assemblea regionale Franco Iacop attorniato, oltre che da
numerosi consiglieri, anche dagli allievi della terza media della
scuola di Castions di Strada, fra i quali i componenti del
Consiglio dei Ragazzi di quel Comune.
Presenti anche i rappresentanti delle due amministrazioni
comunali, Roberto Gorza di Castions e Lucio Tollis di Tracento, i
presidenti delle associazioni, Edi Todaro per "Lis Mascaris",
Fabio Polla per "I Mascarars", e Paola Pascoli per "Storie dai
Longobars" che hanno, con specifiche sottolineature, illustrato
il senso della loro esperienza e del loro impegno, destinati a
rinnovarsi nel tempo, con un coinvolgimento volontaristico e la
partecipazione della gente. Tanto che Todaro ha annunciato la
nascita a Castions del Museo della maschera moderna dove saranno
raccolte le opere che sono state costruite da 35 anni a questa
parte e portate in giro per il mondo, eredità della tradizione
del carnevale di Morsano nata nel 1929; mentre Tollis, parlando
della Casa dei Tomats, ha ricordato l'antica eredità di queste
maschere in origine scolpite da ignoti artigiani per i carnevali
locali, nelle quali si fonde anche una lontanissima idea di
teatro e che dagli anni Trenta ha dato vita a una vera e propria
scuola, oggi al centro di una rinnovata stagione creativa con
nuove leve di mascherai.
Due rappresentazioni di un tema unico con una duplice
declinazione della tradizione - ha detto Iacop evidenziando la
forza aggregativa e l'impegno volontaristico che si sviluppa
intorno alla attività dei sodalizi e ringraziando anche
l'Associazione Storie dai Longobards per l'impengo a promuovere
iniziative di divulgazione di storia, arte e cultura friulana.
La mostra, dunque, vede esposte - fianco a fianco - le maschere
di tipo facciale, in legno, omogenee per forma, dimensioni e
colore prevalente, denominate tomats, e le complesse "maschere da
indossare", colorate e articolate costruzioni artistiche
destinate abbinate a sontuosi costumi (non in mostra per ragioni
di spazio) che coprono interamente la persona, sulla cui
ideazione da anni si esercita il gruppo de Lis Mascaris di
Morsano di Strada: dimostrazione in entrambi i casi di una lunga
tradizione radicata nei due territori, e che si misura con la
capacità e la necessità di innovare, tanto per quanto concerne
gli attrezzi per scolpire il legno quanto il passaggio dalla
cartapesta alla fibra di carbonio, propria di ambiti come
l'aeronautica e la Formula1, per realizzare le sculture da
indossare.
L'associazione "i Mascarars di Tarcint" ha realizzato la
catalogazione dei tomats prodotti dal 1985 recuperando un
patrimonio importante, in gran parte distrutto con il terremoto
del 1976. Quanto all'associazione di Morsano, le esecuzioni
tematiche sono documentate dal 1980 a oggi e numerosi sono i
premi conseguiti in Italia e all'estero.
Le due mostre potranno essere visitate fino al 15 marzo, nella
sede del Consiglio regionale (piazza Oberdan, 6 a Trieste) dal
lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30,
mentre il venerdì nella sola mattina, dalle 9.30 alle 13.00.
(foto, immagini tv)