AR: Revelant, ringiovanimento classe dirigente resta lettera morta
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - "Alle promesse di voler
ringiovanire la classe dirigente del FVG bisogna dare concretezza
nei fatti, altrimenti non si potrà mai avere quell'auspicabile
ricambio generazionale che, al momento solo a parole, questa
Giunta regionale dice di volere. La nomina dei presidenti dei
Boschi Carnici e ora del Cosilt (ex Consint) sono la
dimostrazione che, di fatto, i meccanismi della politica di
centrosinistra sono rimasti ancorati a vecchi schemi di
opportunità".
Il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio
regionale, Roberto Revelant, stigmatizza la scelta politica dei
vertici dei due organismi a controllo pubblico.
"Già il dato sulla disoccupazione giovanile è allarmante; se poi
la politica, nei fatti, non è la prima a dare fiducia alle
professionalità e capacità di giovani che aspettano solo
un'occasione, il ringiovanimento della classe dirigente resta
solo lettera morta".
"Non discuto le competenze - continua Revelant - dei nuovi
presidenti, ma se effettivamente si voleva procedere a un cambio
di passo sarebbe stato opportuno, come avviene in altre Nazioni,
dare fiducia agli under 50".
"L'aver escluso la Provincia di Udine rischia di rivelarsi un
errore per la Carnia che, invece di aprirsi a un'area più vasta,
si chiude in se stessa".
"Una governance caratterizzata dall'esperienza al servizio di una
nuova classe dirigente - conclude Revelant - avrebbe
rappresentato un valore aggiunto non solo in termini di
motivazione, ma anche di effettiva volontà di concretizzare un
reale cambiamento generazionale. Meraviglia che la Serracchiani
continui ad avallare tutto questo".