FI: Ziberna, sostegno alle imprese del FVG in Russia
(ACON) Trieste, 29 feb - COM/RCM - Le sanzioni applicate
dall'Europa, Italia inclusa, e dagli USA nei confronti della
Federazione russa e i danni che ne derivano anche per molte
imprese del Friuli Venezia Giulia sono state oggetto di
riflessione tra i consiglieri regionali di Forza Italia e di
Forza Italia Giovani, il movimento giovanile FVG.
Annuncia Rodolfo Ziberna: "Il gruppo consiliare regionale (oltre
a Ziberna, Riccardo Riccardi, Roberto Novelli, Elio De Anna e
Bruno Marini) ha depositato una mozione, del tutto identica a
quella approvata dal Consiglio regionale delle Marche (pertanto,
vista l'assenza di divisione ideologiche, ci auguriamo una
condivisione da parte di tutti), con cui impegna la Giunta
Serracchiani a intervenire presso il Governo per superare lo
strumento sanzionatorio nei confronti della Russia, sollecitando
altresì un maggiore impegno dell'Europa nel facilitare le
relazioni tra Stati Uniti e Mosca, condizione imprescindibile per
la stabilità dello stesso Occidente.
"Il sollecito è anche di chiedere alla Commissione europea,
tramite il Governo, l'istituzione di un Fondo comune
straordinario tra gli Stati membri per contenere le ingenti
perdite riscontrate dalle imprese del Friuli Venezia Giulia
colpite dalle contromisure russe alle sanzioni.
"Chiediamo poi di monitorare l'impatto delle sanzioni sul tessuto
produttivo regionale, in particolare per le piccole e medie
imprese, che hanno maggiori difficoltà a mantenere le attuali
quote di mercato.
"Infine, sollecitiamo la Giunta regionale a sostenere le imprese
con sede in FVG operanti in Russia, attraverso attività
commerciali di marketing onde evitare che perdano competitività a
favore di altre."
Le imprese del Friuli Venezia Giulia - è la riflessione di
Ziberna - non possono più sostenere questa grave situazione in
quanto le perdite si vanno a sommare a una condizione di crisi
ancora latente, e al momento non possono essere recuperate né
attraverso una crescita dei fatturati sul mercato italiano, né su
nuovi, altri, mercati significativi. Per giunta, il 18 dicembre
scorso l'Unione europea ha deciso di prorogare di ulteriori sei
mesi le sanzioni alla Federazione russa. In tal caso le
conseguenze potrebbero essere veramente catastrofiche in quanto,
oltre al danno diretto dell'export, sono a rischio anche gli
investimenti russi in Italia, che si sono notevolmente ridotti,
confermando le ipotesi che dette sanzioni danneggiano più
l'Italia che Mosca.