Ncd: Colautti, tempi maturi per aprire confronto con Islam
(ACON) Trieste, 29 feb - COM/MPB - Sulla vicenda del macedone
accusato di arruolamento con finalità di terrorismo e sulle
dichiarazioni in merito dell'Imam di Pordenone interviene il
capogruppo di Ncd in Consiglio regionale Alessandro Colautti.
"Senza perderci in questioni che come una clava si agitano in
maniera becera circa il sostegno economico che viene erogato in
base a dei parametri e non in forza di dossier dei servizi
segreti, sulla vicenda del fermo del macedone accusato di
reclutare tagliatori di teste per l'Isis c'è un dato importante e
che non può essere sottaciuto - afferma Colautti -. Ovvero che
per la prima volta un Imam entra direttamente nel merito del
problema, dimostrando, apertamente, che la comunità musulmana
vuole essere partecipe. I tempi sono maturi per recuperare la
nostra mozione e aprire un confronto culturale.
Per Colautti, "sarebbe un grave errore derubricare le
dichiarazioni dell'Imam come una difesa d'ufficio, saranno gli
inquirenti e i giudici a dirci come stanno le cose. Il dato
concreto è che, per la prima volta, il leader religioso della
comunità si è assunto la responsabilità di parlare a nome dei
musulmani.
"Questo atto dell'Imam - continua Colautti - ci dice che è giunto
il momento di riprendere la mozione che come Ncd avevamo
presentato nel novembre dello scorso anno (poi stralciata per
essere portata in Commissione) nella quale si evidenziava la
necessità di avviare una profonda riflessione, anche assieme
all'Islam moderato, che stani autoinganni e falsità storiche che
nutrono l'estremismo islamista radicale.
"Proprio se non vogliamo innescare una guerra di civiltà e tanto
meno una guerra di religioni, dobbiamo aprire un confronto anche
duro se necessario, perché se vogliamo essere veramente coerenti
con i nostri valori e ricevere i migranti e contemporaneamente
rendere inoffensive le cellule terroristiche pronte a uccidere, e
che con buone probabilità operano anche in FVG, allora non
possiamo sottrarci ad un vero dibattito al nostro interno e con
il mondo islamico moderato.
"La volontà dell'Imam di parlare a nome del mondo musulmano -
conclude Colautti - ci fa capire che i tempi sono maturi. Se la
politica e questo Consiglio regionale, prima di tutti, avranno il
coraggio di aprire questa dialettica culturale si potrà uscire da
un autoinganno e da posizioni politiche preconcette, e
concretizzare una risoluzione laica sul tema dell'accoglienza".