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FI: Novelli, ritardi erogazione reddito di inclusione

01.03.2016
15:26
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/RCM - "La Regione è in ritardo con l'erogazione di fondi per le misure di inclusione attiva e sostegno al reddito. Erogazione che, di fatto, rischia di avvenire senza che siano stati svolti e firmati i colloqui per il Patto di inclusione, obbligatorio per legge".

Sono queste alcune problematiche inerenti le misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito evidenziate dal consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, che ha presentato un'interrogazione sul tema alla Giunta Serracchiani.

Queste misure - rileva Novelli - sono partite ufficialmente il 22 ottobre 2015 (le domande pervenute sarebbero 9.029, la maggior parte delle quali concentrate negli ambiti di Trieste e Udine) e sono corredate di un regolamento di attuazione, però mancano precise direttive e strumenti per poter dare corso al regolamento stesso.

E vi sarebbe, da parte della Regione, la totale mancanza degli elementi di concessione quali: azioni di ricerca attiva del lavoro; adesione a progetti di formazione o inclusione lavorativa; frequenza e impegno scolastico; comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute; espletamento di attività utili alla collettività. Una mancanza - afferma ancora Novelli - che rende impossibile richiedere la firma del Patto di inclusione. Pertanto potrebbero essere centinaia, se non migliaia, i beneficiari che attualmente non hanno ancora ricevuto nulla o che comunque non hanno avuto alcuna spiegazione.

Chiedo, quindi - scrive il consigliere nella sua interrogazione alla Giunta -, se è vero che molti soggetti beneficiari non hanno ricevuto l'appuntamento previsto nei due mesi, anche a causa del fatto che i corsi di formazione, per dotare gli strumenti per la predisposizione del Patto di inclusione, sono stati avviati solo nel mese di febbraio 2016; se per i soggetti a cui è stata accolta la domanda, gli Ambiti procederanno a liquidare, entro febbraio 2016, le risorse relative ai mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio in un'unica soluzione, anche se non è previsto nel regolamento; se la Giunta è a conoscenza che tutti gli Isee risultano scaduti il 15 gennaio 2016 e che per il loro rinnovo i tempi di attesa sono lunghissimi, con la conseguenza che a molti beneficiari verrà sospeso il beneficio.

Non da ultimo - conclude Novelli -, diverse amministrazioni locali lamentano che le somme erogate dalla Regione sono insufficienti a coprire il fabbisogno attuale, pur a fronte delle domande accettate e anche senza la firma del Patto di inclusione.