M5S: Sergo, assurdo insistere su progetto acquedotto Bassa Friulana
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/MPB - "Il presidente del Consorzio
per l'Acquedotto del Friuli Centrale, Eddi Gomboso, intervenuto
in IV Commissione consiliare per le audizioni sulla proposta di
Legge n. 135, prima firma Boem (Pd), ha attaccato il libero
utilizzo da parte dei cittadini dei pozzi artesiani della Bassa
pianura friulana e pordenonese. Un attacco che ha fatto chiarezza
sulle reali intenzioni dei vertici del Cafc in merito alla
realizzazione dell'inutile acquedotto".
Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale
Cristian Sergo commenta così le dichiarazioni di Gomboso.
"Il presidente del Cafc considera l'approvvigionamento da pozzo
artesiano una sorta di "deregulation strana" quando invece il
prelievo dai pozzi è previsto dalla legge e né il Cafc né la
Regione possono obbligare i cittadini ad allacciarsi
all'acquedotto - sottolinea Sergo -. Durante il suo intervento in
Consiglio regionale, inoltre, il presidente ha parlato
esplicitamente di "problema dei pozzi artesiani da risolvere",
ricordando come da 35 anni si parla di dotare di un acquedotto la
Bassa friulana.
"Nonostante i continui attacchi subiti, noi sosteniamo da diverso
tempo che questo è il fine ultimo dietro le norme per la
strozzatura dei pozzi. Un anno fa, grazie al nostro intervento,
abbiamo evitato ai cittadini friulani una spesa tanto folle
quanto inutile già prevista nel Piano d'ambito trentennale. Il
MoVimento 5 Stelle - ricorda il consigliere regionale - è
riuscito infatti a far modificare il Piano, prevedendo interventi
meno costosi e più facilmente realizzabili per risolvere i
problemi - laddove presenti - legati alla qualità dell'acqua.
"Eppure quel piano non l'ha scritto Gomboso o il Cafc ma l'hanno
votato tutti i sindaci dell'assemblea. Non l'ha scritto nemmeno
l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito, la quale - aggiunge
Sergo - solo pochi giorni fa in Aula rassicurava i consiglieri
affermando che "non c'è mai stata una volontà di arrivare alla
chiusura dei pozzi artesiani, o di fare una battaglia contro i
pozzi, o di "acquedottizzare" o di compromettere determinate
sensibilità territoriali.
"Eppure - conclude il portavoce M5S - sembrano ogni giorno più
evidenti i reali obiettivi di chi gestisce un bene prezioso come
l'acqua nella Bassa friulana."