LN: Zilli, azioni per prevenire terrorismo e chiarire numero immigrati
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/MPB - "Oggi il Governatore del
Veneto Luca Zaia ci dice che da loro ci sono oltre 12mila persone
arrivate, che non si sa che fine abbiano fatto: com'è la
situazione in Friuli Venezia Giulia? Siamo sicuri che non sia
molto più alto il numero di immigrati oltre la quota assegnataci
dal ministero? Torrenti dovrà rispondere anche di questo".
A dirlo è Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord,
che annuncia il deposito di una nuova interrogazione alla Giunta
per sapere se anche in Friuli Venezia Giulia "esiste un elevato
numero di persone "fantasma". Ma non solo, Zilli attacca ancora
chiedendo conto di "possibili infiltrazioni terroristiche tra i
sedicenti profughi, dopo il caso di Pordenone e considerando che
dopo le dichiarazioni di Mastelloni sulla possibile infiltrazione
di terroristi all'interno dei profughi percorrenti la rotta
balcanica, al coro di voci illustri si unisce anche quella del
comandante Nato in Europa".
Zilli aggiunge: "Renzi, Alfano e Serracchiani impareranno
finalmente ad ascoltare i moniti che arrivano ormai da tutto il
mondo? Questi presunti profughi vanno schedati e i controlli ai
confini devono essere realizzati concretamente, passando palmo a
palmo i valichi. È inevitabile che in masse di persone si possano
nascondere anche soggetti legati a gruppi terroristici o alla
criminalità: smettiamola con il solito buonismo di facciata, è
necessario ora più che mai che i nostri governanti aprano occhi e
orecchie e inizino a fare prevenzione, controllando
sistematicamente e in modo approfondito coloro che entrano in
Italia e in particolare in Friuli Venezia Giulia, che è la
regione maggiormente esposta ai flussi di immigrati provenienti
dalla rotta balcanica.
"Non sappiamo come evolverà la situazione con l'arrivo della
primavera. È anche per questo - conclude la consigliera leghista
- che con forza chiedo nuovamente alla presidente e all'assessore
Torrenti di fare sentire la propria voce a Roma per rinegoziare
le quote e ottenere maggiori forze di polizia. Chi arriva va
controllato per evitare di ospitare in casa nostra soggetti
potenzialmente pericolosi".