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Ncd: Cargnelutti, Giunta chiarisca mancata distribuzione buoni pasto

03.03.2016
15:09
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/MPB - "E' opportuno conoscere i motivi del ritardo nella distribuzione dei buoni al personale dipendente e se al fine di una seria ed efficace spending review non sia il caso di erogare in busta paga a tutti i dipendenti regionali una indennità pari all'ammontare del buono pasto; inoltre, la richiesta puntuale di informazioni in merito ai costi analoghi sostenuti degli enti locali per i loro dipendenti consentirà di comprendere definitivamente quale sistema costa meno: l'unica cosa che interessa ai cittadini e agli amministratori costretti a far salti mortali per far quadrare i bilanci". A chiedere alla Giunta chiarimenti in merito è il consigliere regionale Ncd Paride Cargnelutti che ha depositato un'interrogazione.

Cargnelutti ricorda la precedente e inevasa interrogazione del 10 settembre 2015 che verteva su simile problematica e osserva che dal 1° gennaio 2016 a oggi non sono stati ancora distribuiti i buoni pasto spettanti ai dipendenti regionali che, di fatto, sono costretti ad anticipare gli importi dei pasti; il consigliere sottolinea che non è pensabile che questi vengano distribuiti con tanto ritardo in quanto i giorni per usufruirne sono evidentemente ridotti dal ritardo stesso, atteso il termine di scadenza degli stessi, che costringerebbe i dipendenti a un uso plurimo anziché giornaliero. L'attribuzione del buono pasto è attuata in via sperimentale per un periodo di tre anni, nei quali non è corrisposta ai dipendenti l'indennità di mensa.

"Bene - sottolinea ancora Cargnelutti - dopo i primi 14 mesi si sperimentazione siamo al secondo ritardo e ogni volta di più mesi. Nella situazione attuale - continua - i dipendenti, come hanno sottolineato anche le Organizzazioni sindacali e le RSU, non stanno ricevendo né l'indennità di mensa nè i buoni pasto. In questo quadro, a cui la Giunta non sta dando spiegazioni, si inserisce anche il caso che a molti dipendenti regionali, per oggettive difficoltà di approvvigionamento, viene correttamente corrisposta un'indennità in busta paga sostitutiva del buono mensa". "In considerazione di un tanto - precisa Cargnelutti - è opportuno sapere anche quanti dipendenti regionali usufruiscono dell'indennità anziché dei buoni pasto; quali sono i costi sostenuti dall'Amministrazione regionale da inizio sperimentazione a oggi per la produzione e distribuzione dei buoni pasto nei vari uffici e, infine, quali sono i costi sostenuti dall'Amministrazione regionale per l'erogazione in busta paga dell'indennità sostitutiva dei buoni pasto. Ma non basta: per un corretta spending review chiedo di sapere anche i costi sostenuti per tali modalità di erogazione dei buoni pasto da parte di tutti gli enti locali del comparto unico".