I Comm: audizione presidente Compagno su Mediocredito FVG (1)
(ACON) Trieste, 8 mar - RCM - Il quadro economico, finanziario
e regolamentare non ha agevolato l'azione di Banca Mediocredito
FVG, che tra l'altro ha scontato elementi di particolare impatto
come mercati finanziari fortemente liquidi e bassi tassi di
interesse, e debolezza del mercato immobiliare a destinazione
economica. Ma la banca è sicura.
È quanto ha detto Cristiana Compagno alla I Commissione
consiliare regionale, presieduta da Renzo Liva (Pd), che l'ha
chiamata a relazionare con l'assessore regionale a Finanze e
Patrimonio, Francesco Peroni, sul bilancio societario 2015 e
sulle prospettive dell'istituto di credito di cui la Regione
detiene la maggioranza (54,99% attraverso Finanziaria Mc, dopo le
due ricapitalizzazioni del 2014).
Abbiamo concesso nuovi fidi a imprese localizzate sul territorio
regionale - ha così proseguito la presidente di Mediocredito -
per 293 milioni e perfezionato 743 nuove operazioni. Le
erogazioni di nuovo credito alle imprese sono state pari a 231
milioni di euro, di cui 112 per operazioni a valere sui fondi di
rotazione regionali. La consistenza totale del portafoglio
crediti è pari a 2,2 miliardi. Il numero delle imprese clienti di
Mediocredito con crediti in essere è aumentato, nel 2015,
raggiungendo le 3.214 unità (erano 3.110 nel 2014), con oltre
5.000 rapporti a fine esercizio.
Con riferimento agli strumenti di agevolazione finanziaria
affidati in gestione diretta a Banca Mediocredito, la Compagno ha
reso noto che nel 2015 sono state ricevute complessivamente 740
domande di finanziamento; sono stati 639 i fidi concessi e 695 le
operazioni stipulate; le erogazioni assommano a 61 milioni di
euro. L'ammontare della raccolta diretta da clientela è pari a
803 milioni, con una crescita del 5,31% rispetto al dato di fine
2014. La raccolta da clientela "corporate" ammonta a 323 milioni.
La raccolta on-line ContoForte evidenzia depositi per circa 368
milioni, ripartiti su oltre 7.000 clienti (il volume dei depositi
è leggermente cresciuto rispetto al 2014).
I proventi operativi netti sono aumentati: si attestano a 30,4
milioni, con un più 10,91% rispetto al 2014; il margine degli
interessi 2015 segna un calo del 10,20%; positivo il contributo
della gestione finanziaria. Nel 2015, gli oneri operativi hanno
registrato una crescita complessiva del 4,48% rispetto al 2014;
sulle spese amministrative, risultate in crescita, hanno inciso i
costi correlati ai progetti strategici della banca.
Il saldo netto delle rettifiche di valore su crediti e beni
leasing hanno registrato, nel 2015, un valore negativo
complessivo di 68,365 milioni, in crescita del 28,64% rispetto al
2014: hanno inciso le dismissioni di crediti realizzate
attraverso la cessione di crediti e di beni leasing, e la
revisione dei criteri di valutazione delle attività adottati ai
fini di bilancio.
Il risultato della gestione operativa, al netto delle componenti
straordinarie, ha registrato un più 17,39% rispetto al 2014,
attestandosi a complessivi 16,013 milioni (13,641 nel 2014).
La perdita d'esercizio, invece, si attesta a 39 milioni. Rispetto
alle previsioni è più elevata a causa della contribuzione
straordinaria al Fondo unico di risoluzione per le crisi
bancarie, per 2,967 milioni di euro, non prevista a livello di
budget, e di un maggiore saldo netto delle rettifiche di valore
sui crediti (come detto pari a 68,365 milioni, contro i 53,141
dell'anno precedente).
Quanto ai crediti deteriorati, la Compagno ha aggiunto che nel
corso del 2015 il Consiglio di amministrazione ha deciso di
realizzare alcune operazioni finalizzate a ridurre il volume
delle sofferenze. Sono state, pertanto, perfezionate alcune
operazioni di cessioni di crediti e di conferimento di beni
immobili leasing a fondi (per complessivi circa 56 milioni) che
hanno determinato la rilevazione di perdite per 16,4 milioni.
Inoltre, il Consiglio di amministrazione nel giugno scorso ha
deciso prudenzialmente di rivedere, in termini di maggiore
severità, i criteri di valutazione applicati nella valorizzazione
dei beni immobili oggetto di garanzia sulle esposizioni o
relativi a beni leasing; tale modifica ha determinato rettifiche
di valore aggiuntive stimabili in 13,5 milioni. Queste due
componenti, pari a 29,9 milioni di euro, hanno sostanzialmente
determinato lo scostamento, rispetto alle previsioni, del
risultato economico finale dell'esercizio.
L'ammontare dei crediti deteriorati lordi Ias è calato del 7,35%,
pari a circa 48 milioni, attestandosi a 604 milioni (erano 653 a
fine 2014). I fondi rettificativi dei crediti deteriorati
ammontano, a fine 2015, a 266 milioni, con una crescita del 16,7%
rispetto a fine 2014. La copertura delle sofferenze con fondi
propri e leasing si attesta al 57,12% (era del 53,20% nel 2014);
quella complessiva dei crediti deteriorati al 44,05% (era del
34,97%).
Sono state realizzate cessioni di crediti e conferimento di beni
immobili a fondi, su posizioni classificate a sofferenza, per
circa 56 milioni di valore lordo Ias; gli incassi per recuperi
sono stati, invece, pari a circa 42 milioni. Le nuove posizioni
classificate a sofferenza sono state pari a circa 103 milioni; il
dato è risultato più elevato di quello del 2014 e anche delle
previsioni di budget.
Passando al risanamento di Mediocredito - ha proseguito Cristiana
Compagno -, lo scenario ha imposto una revisione del percorso
attraverso la previsione di una completa uscita dal bilancio
della banca delle sofferenze, nonché un'accelerazione dei
progetti di partnership in una prospettiva di integrazione in un
gruppo bancario.
Per il primo punto, si tratta di un'operazione che dovrebbe
riguardare circa 350 milioni di euro di crediti classificati a
sofferenza, per la quale già nella seconda metà del 2015 sono
state approfondite più soluzioni nella ricerca di minimizzare le
perdite e l'impatto patrimoniale conseguente. Sono state
esplorate varie ipotesi tecniche, affrontando complesse
problematiche di sostenibilità. Infine, il CdA ha deciso di
procedere con la strutturazione attraverso un'operazione di
cartolarizzazione delle sofferenze ricercando sul mercato
investitori interessati; il percorso è già stato avviato,
dovrebbe concludersi nei giro di alcuni mesi.
(foto; immagini tv)
(segue)