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I Comm: audizione presidente Compagno su Mediocredito FVG (1)

08.03.2016
13:09
(ACON) Trieste, 8 mar - RCM - Il quadro economico, finanziario e regolamentare non ha agevolato l'azione di Banca Mediocredito FVG, che tra l'altro ha scontato elementi di particolare impatto come mercati finanziari fortemente liquidi e bassi tassi di interesse, e debolezza del mercato immobiliare a destinazione economica. Ma la banca è sicura.

È quanto ha detto Cristiana Compagno alla I Commissione consiliare regionale, presieduta da Renzo Liva (Pd), che l'ha chiamata a relazionare con l'assessore regionale a Finanze e Patrimonio, Francesco Peroni, sul bilancio societario 2015 e sulle prospettive dell'istituto di credito di cui la Regione detiene la maggioranza (54,99% attraverso Finanziaria Mc, dopo le due ricapitalizzazioni del 2014).

Abbiamo concesso nuovi fidi a imprese localizzate sul territorio regionale - ha così proseguito la presidente di Mediocredito - per 293 milioni e perfezionato 743 nuove operazioni. Le erogazioni di nuovo credito alle imprese sono state pari a 231 milioni di euro, di cui 112 per operazioni a valere sui fondi di rotazione regionali. La consistenza totale del portafoglio crediti è pari a 2,2 miliardi. Il numero delle imprese clienti di Mediocredito con crediti in essere è aumentato, nel 2015, raggiungendo le 3.214 unità (erano 3.110 nel 2014), con oltre 5.000 rapporti a fine esercizio.

Con riferimento agli strumenti di agevolazione finanziaria affidati in gestione diretta a Banca Mediocredito, la Compagno ha reso noto che nel 2015 sono state ricevute complessivamente 740 domande di finanziamento; sono stati 639 i fidi concessi e 695 le operazioni stipulate; le erogazioni assommano a 61 milioni di euro. L'ammontare della raccolta diretta da clientela è pari a 803 milioni, con una crescita del 5,31% rispetto al dato di fine 2014. La raccolta da clientela "corporate" ammonta a 323 milioni. La raccolta on-line ContoForte evidenzia depositi per circa 368 milioni, ripartiti su oltre 7.000 clienti (il volume dei depositi è leggermente cresciuto rispetto al 2014).

I proventi operativi netti sono aumentati: si attestano a 30,4 milioni, con un più 10,91% rispetto al 2014; il margine degli interessi 2015 segna un calo del 10,20%; positivo il contributo della gestione finanziaria. Nel 2015, gli oneri operativi hanno registrato una crescita complessiva del 4,48% rispetto al 2014; sulle spese amministrative, risultate in crescita, hanno inciso i costi correlati ai progetti strategici della banca.

Il saldo netto delle rettifiche di valore su crediti e beni leasing hanno registrato, nel 2015, un valore negativo complessivo di 68,365 milioni, in crescita del 28,64% rispetto al 2014: hanno inciso le dismissioni di crediti realizzate attraverso la cessione di crediti e di beni leasing, e la revisione dei criteri di valutazione delle attività adottati ai fini di bilancio.

Il risultato della gestione operativa, al netto delle componenti straordinarie, ha registrato un più 17,39% rispetto al 2014, attestandosi a complessivi 16,013 milioni (13,641 nel 2014).

La perdita d'esercizio, invece, si attesta a 39 milioni. Rispetto alle previsioni è più elevata a causa della contribuzione straordinaria al Fondo unico di risoluzione per le crisi bancarie, per 2,967 milioni di euro, non prevista a livello di budget, e di un maggiore saldo netto delle rettifiche di valore sui crediti (come detto pari a 68,365 milioni, contro i 53,141 dell'anno precedente).

Quanto ai crediti deteriorati, la Compagno ha aggiunto che nel corso del 2015 il Consiglio di amministrazione ha deciso di realizzare alcune operazioni finalizzate a ridurre il volume delle sofferenze. Sono state, pertanto, perfezionate alcune operazioni di cessioni di crediti e di conferimento di beni immobili leasing a fondi (per complessivi circa 56 milioni) che hanno determinato la rilevazione di perdite per 16,4 milioni. Inoltre, il Consiglio di amministrazione nel giugno scorso ha deciso prudenzialmente di rivedere, in termini di maggiore severità, i criteri di valutazione applicati nella valorizzazione dei beni immobili oggetto di garanzia sulle esposizioni o relativi a beni leasing; tale modifica ha determinato rettifiche di valore aggiuntive stimabili in 13,5 milioni. Queste due componenti, pari a 29,9 milioni di euro, hanno sostanzialmente determinato lo scostamento, rispetto alle previsioni, del risultato economico finale dell'esercizio.

L'ammontare dei crediti deteriorati lordi Ias è calato del 7,35%, pari a circa 48 milioni, attestandosi a 604 milioni (erano 653 a fine 2014). I fondi rettificativi dei crediti deteriorati ammontano, a fine 2015, a 266 milioni, con una crescita del 16,7% rispetto a fine 2014. La copertura delle sofferenze con fondi propri e leasing si attesta al 57,12% (era del 53,20% nel 2014); quella complessiva dei crediti deteriorati al 44,05% (era del 34,97%).

Sono state realizzate cessioni di crediti e conferimento di beni immobili a fondi, su posizioni classificate a sofferenza, per circa 56 milioni di valore lordo Ias; gli incassi per recuperi sono stati, invece, pari a circa 42 milioni. Le nuove posizioni classificate a sofferenza sono state pari a circa 103 milioni; il dato è risultato più elevato di quello del 2014 e anche delle previsioni di budget.

Passando al risanamento di Mediocredito - ha proseguito Cristiana Compagno -, lo scenario ha imposto una revisione del percorso attraverso la previsione di una completa uscita dal bilancio della banca delle sofferenze, nonché un'accelerazione dei progetti di partnership in una prospettiva di integrazione in un gruppo bancario.

Per il primo punto, si tratta di un'operazione che dovrebbe riguardare circa 350 milioni di euro di crediti classificati a sofferenza, per la quale già nella seconda metà del 2015 sono state approfondite più soluzioni nella ricerca di minimizzare le perdite e l'impatto patrimoniale conseguente. Sono state esplorate varie ipotesi tecniche, affrontando complesse problematiche di sostenibilità. Infine, il CdA ha deciso di procedere con la strutturazione attraverso un'operazione di cartolarizzazione delle sofferenze ricercando sul mercato investitori interessati; il percorso è già stato avviato, dovrebbe concludersi nei giro di alcuni mesi.

(foto; immagini tv)

(segue)