I Comm: Mediocredito, interventi consiglieri e conclusioni (3)
(ACON) Trieste, 8 mar - AB - Alle relazioni su Mediocredito
sono seguiti gli interventi di alcuni consiglieri, a iniziare da
Riccardo Riccardi (FI) che ha voluto sapere quanto ha oggi
Mediocredito in termini di proprietà, di azioni; per Pietro
Paviotti (Citt) è da perseguire l'idea di avere una banca
pubblica e ha condiviso l'approccio ai problemi, che devono
essere affrontati e non "lasciare la polvere sotto il tappeto";
Elena Bianchi (M5S) ha chiesto una previsione sull'incidenza che
avranno le cessioni sul nuovo piano industriale; Paride
Cargnelutti (Ncd) ha chiesto maggiori dettagli sul debito e sui
suoi potenziali acquirenti; Rodolfo Ziberna (FI) si è interessato
ai crediti deteriorati; Giulio Lauri (Sel) ha chiesto come
incideranno le nuove eventuali sofferenze e se ci sono previsioni
al riguardo.
A giudizio dell'assessore Francesco Peroni è ancora opportuno
puntare su una banca di pubblica utilità, tanto più
rivendicandone il suo ruolo pubblicistico in quanto gestisce, ad
esempio, il mondo dell'agevolato, che è di sua competenza. Se
torniamo all'analisi del patrimonio - ha aggiunto - una sua
liquidazione provocherebbe un danno non indifferente e sarebbe
quanto di peggio in termini di impatto economico. Questa - ha
concluso l'assessore Peroni - è una partita che non riguarda
soltanto la Regione come socio, ma è una partita di comunità
integrata.
A chiudere la presidente di Mediocredito Cristiana Compagno, che
oltre a una dettagliata analisi economica e strategica, ha
fornito i dati precisi richiesti dai consiglieri: al 2015 i
crediti deteriorati lordi ammontavano a 604 milioni, quelli netti
a 266 milioni: le sofferenze si attestavano, quelle lorde su 372
milioni, quelle nette su 161. Stiamo allestendo - ha concluso -
un'operazione di cartolarizzazione, abbiamo piena contezza delle
sofferenze, conosciamo il nostro valore e i valori di recupero.
(foto, immagini tv)
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