M5S: Ussai, chiusura punto nascita Latisana è scelta politica
(ACON) Trieste, 8 mar - COM/AB - Dopo aver messo per più di un
anno uno contro l'altro due territori, decretando nel dicembre
del 2014 la chiusura di un punto nascita e di una pediatria tra
Latisana e Palmanova senza però decidere quale, il Partito
democratico ha messo nelle mani del direttore generale la delega
per chiudere Latisana, cercando di far passare per tecnica una
decisione che in realtà è esclusivamente politica. Sul caso
Latisana il Pd ha tradito tutte le promesse fatte in questi mesi
ai cittadini della nostra Regione.
A sostenerlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale, Andrea Ussai, che aggiunge.
La Giunta Serracchiani non ha garantito nel periodo transitorio
le condizione adeguate allo svolgimento del servizio, così come
si era impegnata a fare con la mozione di maggio 2015. L'organico
dei due reparti di pediatria di Latisana e Palmanova, infatti, è
stato volutamente prosciugato di quattro unità negli ultimi due
anni per la mancata volontà di stabilizzare le persone assunte a
tempo determinato. Si è continuato inoltre, per oltre due anni, a
tenere chiuso il nuovissimo reparto materno infantile,
costringendo i professionisti a lavorare in un reparto di
ostetricia dove per ben due volte nell'ultimo anno si sono
verificate infiltrazioni di acqua piovana.
Non si è voluto poi tenere nella debita considerazione il trend
crescente dei parti, che fanno prevedere il superamento della
soglia dei 500 parti/anno, non rispettando l'impegno della
mozione nella parte in cui chiedeva di basarsi per le scelte "non
solo sui dati attuali ma anche sulle prospettive di sviluppo", si
sono trascurati inoltre i dati del Pronto soccorso pediatrico nel
2015: Latisana 4840, di cui 238 osservazioni temporanee (cioè
bambini trattenuti fino a 24-36 ore) mentre a Palmanova si sono
avute 3635 visite al Pronto soccorso di cui 134 osservazioni
temporanee.
Ancora: il Pd non ha tenuto nella giusta considerazione la
posizione geografica strategica di Latisana, garanzia di un equo
accesso alle cure sanitarie, principio che - ricordiamo - ha
ispirato la riforma sanitaria regionale.
Nonostante tutto questo, oggi il direttore generale Pilati
racconta che, a seguito della carenza di pediatri, bisogna
sospendere l'operatività del punto nascita di Latisana perché non
sarebbe possibile garantire gli standard di sicurezza, quando ci
sono ben 16 domande per il concorso a tempo indeterminato - già
scaduto lo scorso 21 gennaio - che aspettano soltanto di svolgere
la prova d'esame per poter poi ricoprire i posti vacanti
nell'organico.
Evidentemente la Giunta Serracchiani ha affidato il "lavoro
sporco" al direttore generale che ha pensato di fare un regalo ai
cittadini della Bassa friulana in occasione della "Festa della
donna", deliberando la chiusura del punto nascita e del reparto
di pediatria. E pensare che l'Esecutivo regionale, dopo aver
sospeso la delibera del 16 dicembre con cui il direttore generale
disponeva la chiusura del punto nascita, aveva promesso più volte
una decisione politica sulla questione.
Come è sotto agli occhi di tutti, sul caso Latisana la presidente
Serracchiani, l'assessore Telesca e il Partito democratico non
hanno mantenuto nemmeno una delle molte promesse fatte, anche se
c'è ancora chi va in giro dicendo che quando c'è da decidere
Serracchiani ci mette la faccia. Evidentemente con l'avvicinarsi
della campagna elettorale il Pd ha preferito delegare il "lavoro
sporco" ai tecnici.
La presidente Serracchiani si lamenta spesso dell'antipolitica;
se lei e il Pd finissero di prendere in giro tutti, forse i
cittadini avrebbero un'idea più alta della politica e una stima
maggiore nei confronti di chi ricopre importanti ruoli di
responsabilità.