LN: Zilli, le nostre condizioni sulle Uti
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/RCM - "La posizione della Lega
Nord è nota, e oggi abbiamo posto le condizioni irrinunciabili
affinché possa iniziare una seria trattativa sulla riforma degli
enti locali".
A dirlo, Barbara Zilli (LN), a margine del tavolo politico
convocato dall'assessore Paolo Panontin in seguito all'ordine del
giorno presentato in Aula a fine febbraio scorso, in occasione
dell'approvazione del disegno di legge n. 136.
Prosegue l'esponente regionale del Carroccio: "Abbiamo sempre
denunciato l'inadeguatezza dell'impianto normativo della LR
26/2014 e per questo fermamente continuiamo a contestarla. Le sue
numerose modifiche - ben nove - ci danno ragione, visto che di
fatto è stato già stravolto l'impianto originario della norma.
"La Lega pone, quindi, le condizioni irrinunciabili affinchè il
tavolo politico non sia solo un'iniziativa di facciata:
innanzitutto che siano congelate le tempistiche proposte dal ddl
136 e rinviate sicuramente a dopo il risultato del referendum
costituzionale previsto a ottobre; che sia eliminato il Fondo di
perequazione, perché è a tutti gli effetti una penalizzazione
incostituzionale. Che risposte dovranno dare i sindaci non
aderenti alle Uti ai cittadini quando non potranno più assicurare
loro i servizi? Parallelamente, è necessaria l'eliminazione
dell'articolo 60, quello relativo al potere sostitutivo della
Regione: se si vuole dimostrare un cambio di rotta si abbia il
coraggio di eliminare i commissariamenti.
"Inoltre individuiamo quali funzioni sono realmente di area vasta
e che pertanto devono essere esercitate a un livello
sovracomunale, tenendo ben presente però che le Uti non devono
avere personalità giuridica. Una revisione della geografia delle
stesse è parimenti ineludibile. Si tenga conto delle ottime
relazioni intessute negli anni dai Comuni, mediante le
convenzioni per l'esercizio dei servizi e non si permetta di
disperdere patrimoni di esperienze e risorse come accadrà per la
comunità del Collinare.
"Il dato politico, comunque, è che la Giunta di fatto è
impantanata: questo stop permetta una reale concertazione.
Ripartiamo considerando le proposte già trasfuse dal centrodestra
nella proposta di legge già presentata e blocchiamo
l'applicazione della LR 26. Altrimenti ne faranno le spese i
cittadini, ingiustamente privati di servizi a seconda del fatto
che il proprio Comune abbia aderito o meno all'Uti, a parità di
tasse pagate."