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III Comm: audizione ass. Telesca su attuazione riordino SSR

10.03.2016
20:45
(ACON) Udine, 10 mar - MPB - Audizione dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca in III Commissione consiliare, oggi convocata a Udine, nella sede della Regione, in via Sabbadini, e presieduta da Franco Rotelli (Pd).

Al centro dell'incontro il processo di attuazione della legge regionale n.17 del 2014, per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale contenente anche norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria.

A un anno e quattro mesi dal varo della norma il punto sull'assetto istituzionale, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera operata sulla base di standard e sulla organizzazione delle strutture territoriali. La riorganizzazione ospedaliera è finalizzata alla salvaguardia del sistema ospedaliero e a non impoverire la risposta che si dà a questo livello, anche se servono strutture intermedie e occorre rinforzare l'assistenza domiciliare - ha puntualizzato l'assessore sottolineando che la riforma non è solo riorganizzazione aziendale ma anche insieme di regole perchè il sistema sia economicamente sostenibile; una riforma difficile e necessaria per affrontare le criticità di una utenza sempre più anziana; regole rigorose sono fondamentali per contenere la spesa, e riguardano anche i rapporti con le strutture - ha precisato Telesca parlando degli accreditamenti; fra gli altri aspetti toccati anche l'accordo regionale della medicina di famiglia con una articolazione in AFT-associazioni funzionali territoriali e CAP-centri di assistenza primaria formati da medici specialisti: la previsione è che nel 2016 nel territorio di ogni Azienda ci siano due CAP; inoltre i Piani, da quello dell'emergenza/urgenza per la cui attuazione è stata operata una serie di investimenti, a quelli della riabilitazione,onoclogico, materno infantile, del diabete, delle cure palliative, delle malattie reumatiche, dei trapianti; e le Reti (ad esempio quella dell'ictus che sta dando buoni risultati). Dopo gli standard ospedalieri e l'attenzione al paziente l'impegno si sposterà sugli standard del personale - ha detto poi Telesca rispondendo alle domande dei consiglieri.

Andrea Ussai (M5S) ha chiesto come mai manchi ancora la scelta politica sul punto nascita di Latisana -dall'assessore la risposta che essa verrà quando saranno chiarite e normalizzate tutte le condizioni che hanno portato alla scelta tecnica -, ed ha poi chiesto informazioni sull'andamento dei ricoveri; chiarimenti circa le conseguenze sul personale medico della modifica dei confini delle aziende sanitarie; sulle liste di attesa; sui CAP.

Roberto Novelli (FI) ha lamentato la mancanza di ascolto in Commissione delle sigle sindacali dei medici, e la scarsa informazione segnalata dai medici di medicina generale circa il processo di cui cui dovranno essere protagonisti. Renzo Tondo (AR) si è soffermato sul processo di pianificazione, sulla gestione delle Azienda 3 e 2, sui problemi all'ospedale di Udine nel rapporto tra Università e Sanità.

Da Stefano Pustetto (Sel) l'invito a risolvere alcuni disequilibri (concentrazione ambulanze più a Trieste che a Udine; più personale amministrativo che sanitario in ospedale; più servizi di salute mentale che altri sul territorio). Per Bruno Marini (FI) a Trieste ad accorpamenti precipitosi di reparti ospedalieri non ha fatto seguito l'aumento di servizi territoriali; così il consigliere ha chiesto conto anche dei fondi per l'ammodernamento delle strutture.

E se Elena Bianchi (M5S) ha auspicato che anche i punti critici e non solo gli aspetti positivi siano oggetto di informazione, Silvana Cremaschi (Pd) ha sottolineato le positività della riforma invitando però a parlare maggiormente di territorio e a dare significato pieno al distretto vero crogiuolo dei percorsi che riguardano gli utenti; ed ha puntualizzato l'importanza del consultorio familiare, la necessità di distinguere la disabilità dell'adulto da quella infantile, l'esigenza di costituire servizi ambulatoriali per la salute mentale del bambino.

E se da parte dell'assessore sono stati assicurati a breve interventi sulle dipendenze e sul consultorio, da Giuseppe Sibau (AR) la segnalazione di una insufficiente attenzione all'autismo.

Riccardo Riccardi (FI) ha chiesto conto delle risorse passate dall'ospedale al territorio, sull'aumento dei posti nelle RSA, sulla ripartizione tra strutture pubbliche e private e in base a quali meccanismi; e ancora, sui costi della sanità per la Regione superiori a quanto lo Stato ci dà, cosa che impone un ripensamento sulla possibilità di restituire questa competenza.

In merito occorre prima chiarire quanto è effettivamente spesa sanitaria e sociosanitaria, e ciò verrà fatto con il Piano sociale - ha concluso Telesca.