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FI: Novelli, formare gli immigrati sui diritti delle donne

11.03.2016
12:57
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/RCM - "Inserire nel Programma annuale regionale sull'immigrazione un percorso apposito di formazione che riguardi il rispetto del pluralismo religioso, la difesa e la tutela dei diritti dell'infanzia e delle donne, spiegando in maniera chiara che cosa si intende per violenza sessuale, in modo da prevenire fatti spiacevoli, come ad esempio quelli accaduti a Colonia la notte di Capodanno."

A lanciare la proposta, il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli: "Nella legge regionale 99/2015 per l'integrazione sociale delle persone straniere immigrate, è affermato specificamente che la Regione provvede a promuovere e attuare progetti e politiche attive mirate alla diffusione dei doveri di cittadinanza, del rispetto del pluralismo religioso, della difesa e della tutela dei diritti dell'infanzia e delle donne. Intenti più che giusti che, però, se non vengono seguiti da un piano di attuazione specifico sul territorio, rischiano di restare sulla carta. "Nel Programma annuale sull'immigrazione 2016, per il quale la Regione ha stanziato 3 milioni, è presente una serie di percorsi che dovrebbe aiutare gli immigrati, tra cui l'accoglienza e l'inserimento abitativo, l'assistenza socio-sanitaria, i servizi territoriali, l'istruzione e l'educazione.

"È indubbio che sia necessario insegnare agli immigrati la lingua italiana, il nostro ordinamento e la nostra Costituzione, o l'importanza del dialogo interculturale, ma parimenti importante è che queste persone prendano visione di quelli che sono i nostri valori e le nostre tradizioni. E non mi riferisco solamente alla religione giudaico-cristiana, ma anche a come è strutturata la nostra società.

"Ecco, quindi, la necessità di spiegare i pari diritti tra uomo e donna, il rispetto delle donne, che cosa significa violenza e molestia sessuale e quali sono le leggi che la regolamentano nel nostro Paese. Una sorta di vademecum multilingue, insomma, da poter utilizzare anche durante i corsi per gli immigrati previsti dal Programma, che potrebbe essere inserito sul web con un'apposita pagina a cui tutti possono accedere."

"Sono convinto", conclude Novelli, "che in questo modo e con una spesa anche minima, si potrebbe attuare una misura concreta che migliori l'integrazione degli immigrati."