FI: Novelli, formare gli immigrati sui diritti delle donne
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/RCM - "Inserire nel Programma
annuale regionale sull'immigrazione un percorso apposito di
formazione che riguardi il rispetto del pluralismo religioso, la
difesa e la tutela dei diritti dell'infanzia e delle donne,
spiegando in maniera chiara che cosa si intende per violenza
sessuale, in modo da prevenire fatti spiacevoli, come ad esempio
quelli accaduti a Colonia la notte di Capodanno."
A lanciare la proposta, il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli: "Nella legge regionale 99/2015 per
l'integrazione sociale delle persone straniere immigrate, è
affermato specificamente che la Regione provvede a promuovere e
attuare progetti e politiche attive mirate alla diffusione dei
doveri di cittadinanza, del rispetto del pluralismo religioso,
della difesa e della tutela dei diritti dell'infanzia e delle
donne. Intenti più che giusti che, però, se non vengono seguiti
da un piano di attuazione specifico sul territorio, rischiano di
restare sulla carta.
"Nel Programma annuale sull'immigrazione 2016, per il quale la
Regione ha stanziato 3 milioni, è presente una serie di percorsi
che dovrebbe aiutare gli immigrati, tra cui l'accoglienza e
l'inserimento abitativo, l'assistenza socio-sanitaria, i servizi
territoriali, l'istruzione e l'educazione.
"È indubbio che sia necessario insegnare agli immigrati la lingua
italiana, il nostro ordinamento e la nostra Costituzione, o
l'importanza del dialogo interculturale, ma parimenti importante
è che queste persone prendano visione di quelli che sono i nostri
valori e le nostre tradizioni. E non mi riferisco solamente alla
religione giudaico-cristiana, ma anche a come è strutturata la
nostra società.
"Ecco, quindi, la necessità di spiegare i pari diritti tra uomo e
donna, il rispetto delle donne, che cosa significa violenza e
molestia sessuale e quali sono le leggi che la regolamentano nel
nostro Paese. Una sorta di vademecum multilingue, insomma, da
poter utilizzare anche durante i corsi per gli immigrati previsti
dal Programma, che potrebbe essere inserito sul web con
un'apposita pagina a cui tutti possono accedere."
"Sono convinto", conclude Novelli, "che in questo modo e con una
spesa anche minima, si potrebbe attuare una misura concreta che
migliori l'integrazione degli immigrati."