FI: Ziberna, ombre su Mediocredito FVG
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/RCM - Vi sono ombre di malgoverno,
governance e gestione fallimentare sulle perdite di Mediocredito
FVG?
A porre il quesito è il vicepresidente del Gruppo Forza Italia in
Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, che in merito ha presentato
un'interrogazione alla Giunta.
Mediocredito FVG - rileva Ziberna - è sicuramente una banca con
robuste capacità finanziarie, in grado di rappresentare un valore
aggiunto per tutto il territorio regionale e uno strumento che
può concorrere alla difesa e crescita della nostra economia.
Negli ultimi anni, però, l'istituto ha avuto progressive perdite
di esercizio, che nel 2015 si sono attestate alla quota di 39
milioni, cioè in misura superiore al 125% rispetto a quanto
previsto nel businness plan per lo scorso anno.
Secondo quanto sostengono sia Mediocredito sia la Giunta
regionale - scrive ancora il forzista -, la perdita d'esercizio è
stata causata dalle cessione di crediti e dal conferimento di
beni immobili leasing a fondi che hanno provocato perdite per
16,4 milioni. A questi, si aggiungono 13,5 milioni provocati da
ulteriori rettifiche adottate a causa della debolezza del mercato
immobiliare, rivedendo in termini più severi i criteri di
valutazione applicati nella "valorizzazione dei beni immobili
oggetto di garanzia sulle esposizioni o relativi beni leasing".
Ma com'è possibile - chiede Ziberna - ritenere impreviste le
perdite per 16,4 milioni, considerato anche che era già stato
rettificato il valore degli asset l'anno scorso? E come affermare
imprevisto il calo del valore degli immobili per ben 13,5
milioni, considerato che il mercato immobiliare è in gravissima
crisi da almeno cinque anni?
Negli ultimi due anni, inoltre - prosegue l'esponente di Forza
Italia - sono stati serialmente assunti gli onerosissimi
"migliori profili professionali sul mercato" che sarebbero stati
in grado di assicurare rilevanti benefici per la banca e che,
invece, hanno prodotto i risultati economico-finanziari più
avvilenti dell'istituto. L'assunzione di questi dirigenti e
quadri comporterebbe un onere annuale prudenzialmente stimato
sull'ordine dei 900mila euro all'anno (810mila in più della
gestione precedente). Senza contare che, in controtendenza a
quanto accade in tutto il Paese e nel FVG, la stessa indennità
del presidente sarebbe significativamente aumentata, dimostrando
una volta di più come la presidente Serracchiani adotti due pesi
e due misure, aumentando le indennità anziché ridurle.
Oltretutto, in queste e altre assunzioni - afferma ancora Ziberna
- si sarebbe violato sistematicamente il disposto della legge
regionale 10/2012 che disciplina l'assunzione del personale nelle
società partecipate della Regione. Infine, per quale ragione
Mediocredito FVG si è limitato a una "pulizia" degli incagli al
35,6%, anziché percentuali più alte conseguite dagli altri
istituti bancari? E la Giunta intende procedere a una nuova
ricapitalizzazione della banca?