M5S: Sergo, legge servizio idrico e aumento delle tariffe
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/MPB - "Ci vuol coraggio a cercare
di far passare l'idea che l'approvazione della nuova legge non
comporterà alcun aumento di tariffe. Se è vero che
razionalizzando il numero delle autorità d'ambito da 5 a 1 si
potranno avere dei risparmi dal punto di vista gestionale, è
anche vero che si andranno a perdere delle competenze specifiche,
ma soprattutto che si livelleranno anche tutte le tariffe".
A sostenerlo è il portavoce del MoVimento del 5 Stelle in
Consiglio regionale Cristian Sergo (M5S), relatore di minoranza
della proposta di legge.
Come sostenuto dalle associazioni dei consumatori intervenute in
sede di audizione, nella nostra Regione c'è una forte disparità
tra le tariffe - quelle idriche ma anche quelle sui rifiuti -,
con la conseguenza che un'unica autorità dovrà inevitabilmente
apportare modifiche a questa situazione.
L'esperienza - continua Sergo - dovrebbe portarci ad affermare
che non sarà chi paga qualcosa in più a risparmiare, ma, al
contrario chi ha tariffe vantaggiose si vedrà aumentare la
bolletta".
E' la legge del mercato, ma non potrebbe essere altrimenti atteso
che lo scopo principale di questa norma è individuare modalità e
finanziamenti per realizzare opere.
Alcune opere è giusto farle, altre - come abbiamo più volte
sottolineato in questi anni - sarebbe del tutto superfluo
realizzarle, con l'unico vantaggio per le società che si
aggiudicherebbero gli appalti, non certo degli utenti che le
pagherebbero.
Se ci dovessimo sbagliare - sostiene il portavoce pentastellato -
saremo ben contenti di vedere approvate le nostre proposte in
Aula che, tra le altre, mirano a far assumere dalla maggioranza
proprio l'impegno che "con l'introduzione della legge non
aumenteranno le tariffe". Vedremo allora chi è che si diverte a
fare annunci e propaganda e chi invece fa proposte serie per il
bene della Regione e dei suoi cittadini.
Come già chiesto in Commissione - conclude Sergo - sarà opportuno
che il centrosinistra ritiri questa legge, attui un percorso
davvero partecipativo, attenda le decisioni del Parlamento che in
questi giorni sta discutendo una legge proprio su queste
tematiche, altrimenti non si stupisca di trovare lo stesso tipo
di avversione da parte di territori, cittadini e sindaci che ha
già trovato con la legge sulle Uti. La nostra l'ha già
sperimentata in Commissione essendo stati quelli del MoVimento 5
Stelle gli unici voti contrari.