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LN: Zilli, legge terziario doveva essere più coraggiosa

16.03.2016
17:56
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/RCM - "Sembrava dovesse essere una norma di rottura sulle aperture domenicali, invece si è rivelata la norma debole e di facciata che avevamo denunciato fin dall'inizio, per questo il voto della Lega è stato contrario": questo il commento di Barbara Zilli (LN) a seguito dell'approvazione del disegno di legge n. 129 sul terziario da parte del Consiglio regionale.

Il vero nodo della norma, cioè le aperture domenicali, alla fine non è stato affrontato - dice la Zilli -. Questo doveva essere il tema dirompente, ma la scelta della maggioranza di ritirare i propri emendamenti sulle domeniche, e comunque di votare contro quelli proposti dalle opposizioni, ha dimostrato quello che avevamo detto fin dall'inizio e cioè che la volontà di battagliare contro le aperture selvagge in realtà non c'era e che rimbalzare il problema all'Aula, utilizzando il Consiglio come paravento, in realtà si è rivelata una mera manovra di facciata. Se è vero quanto affermato in passato dall'assessore Bolzonello sulle penalizzazioni che scontano oggi i lavoratori e il piccolo commercio - aggiunge la leghista -, lui e la maggioranza avrebbero dovuto avere più coraggio e proporre una norma davvero dirompente, con l'entrata in vigore immediata e non ad ottobre, lasciando così adito a possibili ricorsi ed impugnative statali che, sappiamo, avverranno di certo.

La verità è che la competenza su questo tema è statale, quindi lo strumento migliore da utilizzare è quello di fare pressioni a Roma per la modifica della normativa nazionale visto che nei cassetti del Senato ci sono almeno due proposte di legge sul tema. Dovrebbe essere una passeggiata - è la chiosa della Zilli -considerando che la presidente è il numero due del Pd.