LN: Zilli, legge terziario doveva essere più coraggiosa
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/RCM - "Sembrava dovesse essere una
norma di rottura sulle aperture domenicali, invece si è rivelata
la norma debole e di facciata che avevamo denunciato fin
dall'inizio, per questo il voto della Lega è stato contrario":
questo il commento di Barbara Zilli (LN) a seguito
dell'approvazione del disegno di legge n. 129 sul terziario da
parte del Consiglio regionale.
Il vero nodo della norma, cioè le aperture domenicali, alla fine
non è stato affrontato - dice la Zilli -. Questo doveva essere il
tema dirompente, ma la scelta della maggioranza di ritirare i
propri emendamenti sulle domeniche, e comunque di votare contro
quelli proposti dalle opposizioni, ha dimostrato quello che
avevamo detto fin dall'inizio e cioè che la volontà di
battagliare contro le aperture selvagge in realtà non c'era e che
rimbalzare il problema all'Aula, utilizzando il Consiglio come
paravento, in realtà si è rivelata una mera manovra di facciata.
Se è vero quanto affermato in passato dall'assessore Bolzonello
sulle penalizzazioni che scontano oggi i lavoratori e il piccolo
commercio - aggiunge la leghista -, lui e la maggioranza
avrebbero dovuto avere più coraggio e proporre una norma davvero
dirompente, con l'entrata in vigore immediata e non ad ottobre,
lasciando così adito a possibili ricorsi ed impugnative statali
che, sappiamo, avverranno di certo.
La verità è che la competenza su questo tema è statale, quindi lo
strumento migliore da utilizzare è quello di fare pressioni a
Roma per la modifica della normativa nazionale visto che nei
cassetti del Senato ci sono almeno due proposte di legge sul
tema. Dovrebbe essere una passeggiata - è la chiosa della Zilli
-considerando che la presidente è il numero due del Pd.