CR: servizio idrico e rifiuti, i contenuti della pdl (3)
(ACON) Trieste, 17 mar - MPB - La proposta di legge individua
un unico Ambito territoriale ottimale, coincidente con l'intero
territorio regionale, sia per il servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani che per il servizio idrico integrato, per il
quale si prevede la possibilità, tramite accordo con la Regione
Veneto, di integrare nell'ATO i Comuni già compresi nell'attuale
CATO Lemene.
L'ente di governo dell'ATO è l'Autorità unica per i servizi
idrico e i rifiuti (Ausir), laddove il concetto di unicità deve
intendersi riferito sia alla sua dimensione regionale sia al
relativo esercizio delle funzioni. La natura giuridica dell'Ausir
è di un'agenzia cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni
della regione per l'esercizio delle funzioni loro assegnate.
Organo principale dell'Ausir è l'Assemblea regionale d'ambito,
composta da un sindaco per ciascuna area di aggregazione dei
Comuni come definita dalla legge regionale 26/2014 e nella quale
vengono assunte le deliberazioni principali quali l'elaborazione
del piano d'ambito, la deliberazione della forma di gestione e
l'affidamento dei servizi, la predisposizione della tariffa di
base per il servizio idrico integrato e la predisposizione delle
carte dei servizi. Le attività dell'Assemblea sono coadiuvate da
un direttore generale e da una struttura tecnica, mentre la
rappresentanza istituzionale e il governo dell'Assemblea sono
affidati a un presidente, eletto dall'organo stesso.
L'Ausir ha un'articolazione anche territoriale, corrispondente ai
perimetri delle attuali Province, composta dai sindaci dei Comuni
con funzioni consultive, anche vincolanti su determinati atti e,
in particolare, sul programma quadriennale degli interventi del
piano d'ambito e sulla modulazione della tariffa del servizio
idrico integrato. Le Assemblee locali inoltre esprimono parere
vincolante sulla proposta di forma e ambiti di affidamento dei
servizi e approvano le modalità di calcolo della tariffa.
Tra le funzioni delle Regione in relazione all'attività
dell'Ausir va segnalata la formulazione di indirizzi e linee
guida vincolanti in coerenza con la pianificazione regionale di
settore, nonché l'individuazione di interventi di interesse
regionale all'interno dei piani d'ambito cui riconoscere valenza
prioritaria e, in particolare, quelli necessari agli adeguamenti
volti a consentire il superamento o la riduzione delle procedure
di infrazione comunitarie, nonché quelli a servizio delle zone
montane disagiate così da assicurare una corretta gestione del
servizio nelle aree periferiche.
La norma definisce, inoltre, i contenuti dei piani d'ambito,
prevede l'elaborazione, da parte dell'Ausir, di una relazione
annuale sulle proprie attività, declina i contenuti del piano per
la crisi idropotabile e, per quanto attiene al delicato tema
dell'affidamento dei servizi, rimanda alla normativa comunitaria
e nazionale di settore, posto che la disciplina di tali materie,
afferendo la sfera della concorrenza e del mercato, è sottratta
alla competenza del legislatore regionale. Fermo restando tale
presupposto, viene comunque introdotto un meccanismo di
riallineamento volto a uniformare, in futuro, le scadenze degli
affidamenti.
La necessità improrogabile di realizzare un sistema di
depurazione diffuso, specialmente in montagna, che rischia di
essere difficilmente portato a termine a causa degli elevati
costi d'investimento, rende utile in particolare ai Comuni
montani la loro inclusione in un sistema più ampio comprendente
anche la pianura e le città. Pur riconoscendo l'autonomia al
subambito il principio di solidarietà reciproca risulterà
concretamente vantaggioso.
Per le zone montane, oltre al riconoscimento di priorità negli
investimenti da considerarsi di interesse regionale proprio al
fine di colmare il gap infrastrutturale con la pianura, vengono
introdotte disposizioni specifiche per il mantenimento sia di
presidi territoriali operativi per la gestione dei servizi,
sia di appositi luoghi di confronto tra società di gestione ed
enti locali montani. Con emendamento approvato in Commissione,
inoltre, si è introdotta la previsione per cui la Giunta
regionale, nei regolamenti attuativi delle modalità di erogazione
delle agevolazioni contenute nella Carta Famiglia,
indichi come prioritaria la riduzione della tariffa del servizio
idrico integrato nelle zone montane disagiate.
Il progetto di legge introduce e disciplina le Carte dei servizi
che definiscono diritti e doveri degli utenti e indicano gli
standard di qualità che devono essere garantiti, istituisce il
Comitato consultivo degli utenti che coopera con l'Ausir curando
in particolare gli interessi degli utenti, affronta la disciplina
dell'assunzione del personale dell'Ausir, segnala all'Ausir la
presenza di eventuali clausole vessatorie nei contratti,
trasmette le informazioni statistiche su reclami e segnalazioni
degli utenti, promuove iniziative per la trasparenza e la
semplificazione nell'accesso ai servizi e rende conto della
diversa disciplina tariffaria del servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani.
Gli articoli finali sono dedicati alla fase di attivazione e
transitoria dell'Ausir e delle nuovo disposizioni, alla
disciplina dei poteri sostitutivi, alle abrogazioni ed alle
modifiche all'ordinamento di settore.
(segue)